Ha fatto discutere anche a Firenze la sentenza del giudice sportivo che martedì scorso ha 'assolto' l'attaccante del Cagliari Maurizio Pinilla, non ravvisando la condotta scorretta del giocatore (secondo molti) del giocatore sardo, reo di aver accentuato il contatto in area che ha procurato il rigore e portato a sbloccare il risultato contro l'Inter. Ai tifosi gigliati la 'confessione' di Pinilla dopo la gara ha ricordato un episodio analogo avvenuto dopo un Palermo-Fiorentina di cinque anni fa, quando l'allora attaccante viola Alberto Gilardino confessò un tocco di mano che aveva portato al momentaneo 0-1. 'Mi ricordo bene il caso di Gilardino, che in quel frangente non si era accorto di quello che era successo, e invece vedendo il fallo di mano commesso capì il suo sbaglio  ha dichiarato ieri sera, a margine della presentazione dei lavori di ristrutturazione dello stadio Franchi, l'amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci -. Non giudico naturalmente Pinilla, Gilardino è una persona onesta, e lo rimane anche dopo quell'episodio. I due casi sono differenti'.