Fiorentina: con Babacar e Gilardino, Mario Gomez verso la Roma
Quel 15 luglio 2013 c’erano oltre ventimila persone allo stadio ‘Artemio Franchi’, non per una partita ma per la presentazione di un singolo giocatore, Mario Gomez. Era stato definito da tutti l’affare del secolo, un colpo sensazionale di mercato che aveva richiamato l’attenzione dei media di mezza Europa e pure di qualche tv dal Sol Levante. La Fiorentina era riuscita con una operazione eccezionale in termini di costo, 16 milioni di euro più bonus, a regalarsi un centravanti che nei sogni di tutti avrebbe provato ad eclissare la leggenda di Gabriel Omar Batistuta.
Gomez, si era deciso ad accettare le lusinghe del club viola che già immaginava di formare una coppia di tutto rispetto con Giuseppe Rossi. Soltanto 16 mesi dopo tutto questo è svanito, ed oggi ci si chiede se quel classe ’85 di Riedling sia lo stesso che aveva incantato in Bundesliga e negli stadi di metà Europa, o semplicemente una sua copia sbiadita e venuta male.
IL CASO GOMEZ - Oggi Gomez alla Fiorentina è ufficialmente un caso, stavolta tecnico, e non medico come era accaduto un anno fa (fra interventi mal riusciti e battaglie di comunicati). Oggi il numero 33 gigliato, dopo quasi un mese di stop ancora per infortunio, sta giocando con continuità ma lo sta facendo male, con una sola rete all’attivo contro il Cagliari, ed una collezione di occasioni sbagliate che fa invidia all'ormai svanito Mai Dire Gol. L'involuzione tecnica tocca anche la sfera psicologica con il giocatore in preda ad una seria difficoltà a reagire ai suoi errori.
FRA BABACAR E GILARDINO - Quello che era stato un giocatore fortemente voluto da Vincenzo Montella si sta trasformando in un ostacolo serio per tutta la manovra di gioco e dietro le scrivanie della sede di via Manfredo Fanti si sta ragionando seriamente sul suo futuro. Ad oggi la Fiorentina ha una sola prima punta di riserva, Khouma El Babacar e sul mercato si sta valutando la proposta fatta da Alberto Gilardino di tornare per i cinque mesi conclusivi della stagione.
CON NETO A ROMA - Ma il discorso sul domani del centravanti tedesco potrebbe avere ripercussioni anche a lunga scadenza visto che sono tutt’altro che segreti i contatti con la Roma per un possibile scambio con Mattia Destro, in una trattativa che con i giallorossi vedrebbe coinvolti anche Neto nella Capitale, pur di evitare di fargli vestire l’odiata maglia juventina, e Bertolacci a Firenze. L’unico ostacolo sono i conti del club viola, chiusi in pesante rosso a fine 2014, e che non possono prevedere un'uscita dell'ex-Bayern per una cifra inferiore ai dieci milioni di euro.