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    Fiorentina, Maleh carica la squadra: 'Più punti possibili per raggiungere l'Europa. Ero vicino al Milan ma poi..'

    Fiorentina, Maleh carica la squadra: 'Più punti possibili per raggiungere l'Europa. Ero vicino al Milan ma poi..'

    Quest’oggi il centrocampista della Fiorentina Youssef Maleh si è raccontato in un’intervista a Gianlucadimarzio.com. Chi lo ha conosciuto lo descrive come un ragazzo riservato, ma soprattutto un grande professionista, a discapito dell’età, eccco un estratto delle sue dichiarazioni:
     
    “A Firenze mi sto trovando bene, sia dentro che fuori dal campo. E’ una città splendida. Qua ci sono più pressioni perché è una piazza più importante, con una grande storia. Vivo in centro con la mia ragazza. In particolare mi piace andare ai giardini di Boboli, ci sono stato anche di recente, ma ci sono tanti altri posti molto belli. Ho anche portato una bicicletta per uscire e viverla a pieno, ma non come Igor che ancora non ha la patente. Quando ho iniziato a giocare a calcio?Ho iniziato nel campo davanti a casa, a Portonovo che è il paese di Giacomo Bulgarelli, con gli altri bambini. La passione per il calcio me l’ha trasmessa mio fratello, che gioca ed è un grande appassionato, ma ne parliamo in famiglia anche con mio padre e mia sorella. Il mio idolo era Messi, oggi non ho riferimenti. Guardo i migliori e cerco di imparare il più possibile”.
     
    Il marocchino ha raccontato anche un particolare aneddoto di mercato, oltre che a spiegare la sua scelta di approdare a Firenze: “Avevo superato il provino con il Milan al Vismara, che è anche l’unico che ho fatto. Non ricordo bene come mai non sono rimasto, mi sembra per l’età: dovevo aspettare i 14 anni e allora abbiamo preferito restare più vicino a casa. E’ stata comunque un’esperienza molto bella, Non ho rimpianti però, se sono arrivato sin qui penso che rifarei tutto del mio percorso. Sicuramente qualche volta ho sbagliato, ma dagli errori si impara e servono per crescere. Me li porto comunque dietro come qualcosa di positivo, anche se erano negativi in quel momento. La firma coi viola? Ero in scadenza di contratto e mi misero fuori rosa per un mese. Il mio procuratore mi disse che c’era l’interesse della Fiorentina, che poi si è concretizzato e sono rimasto in prestito. Non esitai un secondo nell’accettare questa squadra e penso che nessuno lo farebbe”
     
    Il centrocampista infine ha parlato di Vincenzo Italiano e degli obiettivi stagionali:
    “Penso che sia un allenatore che cura tanto i dettagli e questo ha fatto la differenza in questa stagione. Anche gli scorsi anni ha saputo coinvolgere tutti i giocatori, con lui nessuno sa se gioca o meno. Questo è positivo. Da ex centrocampista capita che ci dia dei consigli, ma in generale lo fa con tutti. Capita anche che ti fermi fuori dal campo, negli spogliatoi o nei corridoi per perfezionare qualcosa che non è andato bene in allenamento. Cerca di trasmettere qualcosa di diverso in campo, rispetto a Zanetti e Dionisi che sono più verticali, mentre lui ricerca più il possesso della palla. Il mio bilancio in viola? Penso chesia positivo, sia a livello personale che di squadra. A inizio stagione avrei messo la firma a giocare così tante partite. Sono molto felice. Il momento migliore credo sia stato tra dicembre e gennaio, quando ho iniziato ad avere un po’ di continuità. Ho anche segnato il primo gol in Serie A proprio al Bologna e ho ricevuto diversi messaggi di persone che conoscevo per farmi i complimenti. Il periodo peggiore invece credo sia stato quando la squadra non ha ottenuto i risultati e di conseguenza si fa più fatica. Ora dobbiamo pensare alla Sampdoria e poi alla Juventus per cercare di fare più punti possibili per raggiungere il nostro obiettivo”.  
     
     

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