Le condizioni di Joe Barone, ancora ricoverato al San Raffaele di Milano, continuano a tenere in apprensione tutto il mondo del calcio. Il dg viola, circondato dall'affetto dei suoi cari e delle figure di spicco della Fiorentina in attesa dell'arrivo dagli Stati Uniti del presidente Rocco Comisso, è tenuto in vita soltanto dai macchinari dopo il grave malore cardiaco che lo ha colto nel pomeriggio di domenica, a poche ore dalla partita - poi rinviata a data da destinarsi - contro l'Atalanta. E in questo momento sono diverse le incognite per quanto riguarda la situazione dirigenziale del club toscano alla luce dell'assenza di una figura dello stesso peso specifico di Barone. Repubblica Firenze prova ad immaginare come potrebbe essere riorganizzato l'assetto organizzativo del club.
GLI UOMINI CHIAVE - Da un punto di vista sportivo, la conduzione dell’area tecnica e la vicinanza a Vincenzo Italiano e alla squadra toccherà a Daniele Pradé e Nicolas Burdisso, rispettivamente direttore sportivo e tecnico della Fiorentina. Da un punto di vista organizzativo invece gli altri ambiti saranno condotti da Alessandro Ferrari, responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne, ma da molti mesi vero e proprio dirigente accanto a Barone e Pradé. Un ruolo ancora più centrale sarà poi ricoperto da Joe Appio, vice di Commisso in Mediacom, ma centrale anche in tutto ciò che riguarda la Fiorentina dall’atto d’acquisto dai Della Valle nel 2019 a oggi. E poi c’è l’amministratore delegato Mark Stephan, presente fin dal primo momento nell’organigramma della società.