Fiorentina, l'ex direttore Freitas: "Kean funziona, Vlahovic no. Vi spiego perché"
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ANALOGIE CON IL 2015 - "Io arrivai a Firenze la stagione dopo. Posso dire che la Fiorentina sta dimostrando di avere grande qualità nei singoli e nel gruppo. Da non sottovalutare l'entusiasmo della piazza che darà grande spinta alla squadra. Firenze e la Fiorentina meritano il meglio, mi auguro che possa rimanere lassù fino all'ultimo".
COLPI VIOLA - "Tutti quelli che ho portato a Firenze sono diventati conosciuti alla Fiorentina. Se devo fare un nome faccio quello di David Hancko, mi sta riempendo di orgoglio quello che sta facendo. È un giocatore che è arrivato a Firenze molto giovane, esordì nel secondo tempo di Fiorentina-Spal 3-0, sostituendo Biraghi. Già da quella partita mostrò a Firenze tutte le sue qualità, facendo due o tre giocate di spessore. Dopo di che ha dovuto intraprendere altre scelte e altre strade. Arrivando al Feyenoord è diventato uno dei giocatori più forti d'Europa nel suo ruolo. Avrebbe potuto dare molto di più a Firenze con un po' più di pazienza".
KEAN - "Dico una cosa, di Messi e Cristiano Ronaldo ce ne sono due al mondo, tutti gli altri giocatori hanno bisogno di trovare il loro contesto giusto per esprimersi. La Fiorentina ha trovato più velocemente una dinamica collettiva per esaltare le qualità di Kean rispetto alla Juventus con Vlahovic. Il serbo sta lavorando in una squadra che non ha chimica nei suoi attaccanti, forti individualmente, ma che nel collettivo peccano. Entrambi comunque sono tra i primi dieci migliori giovani attaccanti d'Europa".