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    Fiorentina, l'ex capo scout Tramontano: 'Porterei questi due giocatori in Italia, occhio a Missori...'

    Fiorentina, l'ex capo scout Tramontano: 'Porterei questi due giocatori in Italia, occhio a Missori...'

    Ex assistente di Montella, analista e quindi responsabile dello scouting, Antonio Tramontano ha chiuso a giugno la sua esperienza quadriennale alla Fiorentina e si è raccontato a Repubblica, queste le sue parole.

    LAVORO - "Un capo scouting non deve solo proporre giocatori ma indirizzare il lavoro del dipartimento, interpretando le esigenze e gli obiettivi del club. Oggi non scopri niente, i giocatori dai 17 anni in su sono tutti noti. La vera bravura sta nel capire quel è il calciatore più funzionale al tuo progetto tecnico. Lo scouting rappresenta il 50% del lavoro, il resto è riuscire ad adattare il giocatore al contesto, al sistema di gioco della squadra".

    FUTURO - "I big data sono stati l'oggetto della mia tesi a Coverciano e credo che i video, i dati, le analisi, tutto ciò che mi può portare a ridurre il rischio su un investimento sono ben accetti ma alla fine l'ultima parte del processo sarà sempre la visione dal vivo del calciatore. Pure l'Intelligenza Artificiale potrà aiutare lo scouting, ma bisogna tenere un equilibrio costante tra tradizione e innovazione. Ma il più grande valore di un club restano le persone e quando hai dei professionisti competenti devi metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio e tenerteli stretti"

    CONSIGLI - "In Italia porterei Alexander Prass dello Sturm Graz e Ardon Jashari del Lucerna. Sono curioso come maturerà nel suo percorso Missori del Sassuolo

    DECRETO CRESCITA - "Senza Decreto Crescita si perderanno alcuni top giocatori ma era un 'agevolazione che doveva servire per strutturare i club. I soldi risparmiati per pagare meno un giocatore andavano destinati a strutture, scouting, vivai per creare qualcosa di duraturo"

    FIORENTINA - "Sono felice di aver ricoperto un incarico così importante in una società così prestigiosa. Da capo scouting ho avuto una duplice veste, a livello organizzativo mi occupavo di gestire il budget e costruire processi per prima squadra, settore giovanile e femminile. Sotto il profilo tecnico, grazie al lavoro di analisi dei dati e dei video e la visione dal vivo dei calciatori in tutto il mondo, con il mio team proponevamo per ogni ruolo calciatori che supportassero l'attività di mercato di Barone e Pradé. Dopo 4 anni la direzione generale mi ha comunicato che il mio contratto in scadenza non sarebbe stato rinnovato. Mi avrebbe fatto piacere continuare il progetto ma sono certo che Barone abbia apprezzato la qualità del mio lavoro, resto grato alla Fiorentina".

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