Fiorentina, tifoseria divisa su Della Valle. Le parole dei tifosi Beldì e De Sinopoli a CM
Che ne pensate a proposito del disappunto di Bernardeschi e Della Valle verso le proteste dei tifosi?
De Sinopoli: La società deve dare risposte sul campo e ottenere risultati. Ci vogliono risposte tangibili, lo scudetto di Firenze non è il quarto posto in classifica come ho sentito dire spesso. I tifosi stanno esternando la propria delusione, e lo fanno in base a quello che vedono allo stadio o in televisione. Dopo 15 anni vorrebbero qualcosa da poter tenere in bacheca; la dirigenza dovrebbe seriamente cominciare a rendersi conto che qualcosa durante questa gestione non è stato fatto così bene come sembrava. Se poi non piacciono i cori non dovevano prendere una squadra di calcio. Beldì: Mi espongo e dico che sono totalmente dalla parte dei Della Valle. Certe critiche vanno effettivamente oltre e si avverte una certa ingratitudine da parte dei tifosi. Criticare è giusto, ma fino ad un certo punto.
Che tipo di rifondazione per la Fiorentina vi aspettate a partire da giugno?
De Sinopoli: Dopo ben tre lustri un rivoluzione probabilmente va davvero messa in atto. Si parla di pallone, bisogna ripartire da uomini di pallone come Giancarlo Antognoni, che è entrato quest'anno in società e del quale vanno sfruttate risorse e conoscenze anche per quello che riguarda la scelta dei giocatori. Inutile avere due direttori sportivi, ne basterebbe uno come in tutte le squadre. La rivoluzione in ogni caso ci deve essere non tanto per quanto riguarda gli uomini ma almeno a livello concettuale. Ci deve essere inoltre un incontro che non c'è mai stato tra dirigenza e tifosi.
Beldì: Bisogna sicuramente ricominciare da capo. Per questo mi fido ciecamente di Corvino per costruire una nuova squadra da zero. Quindi rifondazione solo per quanto riguarda i giocatori.
Come vi aspettate possano reagire i tifosi viola nelle prossime gare da qui alla fine del campionato?
De Sinopoli: La tifoseria sarà in contestazione almeno fino alla fine della stagione, ovvero il 28 maggio. Una parte diserterà sicuramente le ultime due partite in casa, lo dimostra anche il calo di affluenza alle biglietterie. Ripetiamo, urge al più presto un colloquio tra i tifosi e la società dove si potranno chiarire tutti i punti in vista del futuro e ripartire finalmente con una certa unità di intenti. Dopo tanto tempo ce ne è necessità.
Beldì: La critica è accettabile, ma l'ingratitudine e l'insulto non lo sono. Si può fischiare e contestare, ma ci si deve fermare lì, senza arrivare ad offendere.