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Fiorentina, le pagelle di CM: tutti in piedi per Veretout, tripletta pazzesca. Sportiello, che fai?
Fiorentina-Lazio 3-4
Sportiello 4: ingenuo. Sbaglia l’uscita, liscia il pallone, para con le mani fuori dall’area di rigore, doccia.
Milenkovic 6: si immola, al 27’, su Immobile. Scala spesso al centro del reparto durante la pressione avversaria, coprendo le diagonali.
Pezzella 5,5: provvidenziale, al 18’, quando salva, a Dragowski, battuto, il tiro di De Vrij. Il solito generale in mezzo alla difesa. Poi Alberto lo anticipa, beffandolo e portando in vantaggio la Lazio.
Hugo 6,5: attento come sempre alla linea e agli spioventi, forma con Pezzella una coppia di tutto rispetto.
Biraghi 6: guadagna il rigore trasformato da Veretout venendo atterrato su un’incursione da Luiz. Calcia alle stelle, nel recupero della prima frazione, da posizione defilata. Contiene sulla sinistra, Anderson segna ma da posizione centrale, fuori dalla sua giurisdizione.
Dabo 6: densità e qualche pallone giocato, si alza spesso, lasciando l’inizio della manovra a Veretout, secondo i canoni pioliani.
Veretout 9: PAZZESCO, immenso. Punizione perfetta – la seconda realizzata in campionato - in mezzo al marasma del ‘Franchi’, esultanza che carica uno stadio intero e si trascina dietro la squadra. Poi, al 31’, freddissimo dal dischetto spiazza Strakosha per il raddoppio viola. Al 54’ la perla: ruba il pallone, lascia per terra Luiz.
Chiesa 6: bene nella prima frazione, quando si procura il rigore per il vantaggio iniziale di Veretout. Spinge, accelera, poi cala nel secondo tempo. Boato, al 12’, per il suo tentativo che termina alto. Ammonito per una scenata di rabbia dopo un rinvio dal fondo accordato alla Lazio.
Eysseric s.v.: solo il tempo di entrare in campo. E di uscire.
(dall’8’ Dragowski 5: esordio in campionato, a freddo, dopo due presenze in Tim Cup. Immobile sulla punizione di Alberto: avrebbe potuto fare ben poco; discorso diverso, invece, sul colpo di testa di Caceres, che accompagna in rete con un intervento goffo; il tiro di Anderson è da biliardo, la doppietta di Alberto è parabile solo con un miracolo)
Dias 6: corre molto, sbaglia altrettanto. Tanto fumo e poco arrosto, come spesso gli accade. Non riesce ad incidere, a cambiare passo. Avrebbe spazio e occasioni, non riesce mai a sfruttarle.
(dal 79’ Saponara s.v.: entra in campo per gli ultimi spiragli di rimonta, niente da fare)
Simeone 5: primo tempo da quasi invisibile, si sbatte sulla linea offensiva e nulla più. Nella ripresa, al 69’, Strakosha è bravo nell’opporsi a una sua conclusione.
(dal 70’ Falcinelli 5,5: entra dopo la rete di Anderson, ma non si vede)
All. Pioli 6: a sorpresa, esclude Benassi dai titolari, tornando al tanto amato 4-2-3-1, modulo con cui aveva iniziato la stagione, lasciando a riposo Saponara e lanciando Eysseric e Dias. Le sue idee, però, devono subito essere modificate all’espulsione di Sportiello. L’ingresso di Falcinelli per Simeone non cambia l’inerzia della gara, anzi. Gli avversari sono più forti e alla distanza vengono fuori. C’è il rammarico per essere andati due volti in vantaggio e aver sprecato l’occasione.
Sportiello 4: ingenuo. Sbaglia l’uscita, liscia il pallone, para con le mani fuori dall’area di rigore, doccia.
Milenkovic 6: si immola, al 27’, su Immobile. Scala spesso al centro del reparto durante la pressione avversaria, coprendo le diagonali.
Pezzella 5,5: provvidenziale, al 18’, quando salva, a Dragowski, battuto, il tiro di De Vrij. Il solito generale in mezzo alla difesa. Poi Alberto lo anticipa, beffandolo e portando in vantaggio la Lazio.
Hugo 6,5: attento come sempre alla linea e agli spioventi, forma con Pezzella una coppia di tutto rispetto.
Biraghi 6: guadagna il rigore trasformato da Veretout venendo atterrato su un’incursione da Luiz. Calcia alle stelle, nel recupero della prima frazione, da posizione defilata. Contiene sulla sinistra, Anderson segna ma da posizione centrale, fuori dalla sua giurisdizione.
Dabo 6: densità e qualche pallone giocato, si alza spesso, lasciando l’inizio della manovra a Veretout, secondo i canoni pioliani.
Veretout 9: PAZZESCO, immenso. Punizione perfetta – la seconda realizzata in campionato - in mezzo al marasma del ‘Franchi’, esultanza che carica uno stadio intero e si trascina dietro la squadra. Poi, al 31’, freddissimo dal dischetto spiazza Strakosha per il raddoppio viola. Al 54’ la perla: ruba il pallone, lascia per terra Luiz.
Chiesa 6: bene nella prima frazione, quando si procura il rigore per il vantaggio iniziale di Veretout. Spinge, accelera, poi cala nel secondo tempo. Boato, al 12’, per il suo tentativo che termina alto. Ammonito per una scenata di rabbia dopo un rinvio dal fondo accordato alla Lazio.
Eysseric s.v.: solo il tempo di entrare in campo. E di uscire.
(dall’8’ Dragowski 5: esordio in campionato, a freddo, dopo due presenze in Tim Cup. Immobile sulla punizione di Alberto: avrebbe potuto fare ben poco; discorso diverso, invece, sul colpo di testa di Caceres, che accompagna in rete con un intervento goffo; il tiro di Anderson è da biliardo, la doppietta di Alberto è parabile solo con un miracolo)
Dias 6: corre molto, sbaglia altrettanto. Tanto fumo e poco arrosto, come spesso gli accade. Non riesce ad incidere, a cambiare passo. Avrebbe spazio e occasioni, non riesce mai a sfruttarle.
(dal 79’ Saponara s.v.: entra in campo per gli ultimi spiragli di rimonta, niente da fare)
Simeone 5: primo tempo da quasi invisibile, si sbatte sulla linea offensiva e nulla più. Nella ripresa, al 69’, Strakosha è bravo nell’opporsi a una sua conclusione.
(dal 70’ Falcinelli 5,5: entra dopo la rete di Anderson, ma non si vede)
All. Pioli 6: a sorpresa, esclude Benassi dai titolari, tornando al tanto amato 4-2-3-1, modulo con cui aveva iniziato la stagione, lasciando a riposo Saponara e lanciando Eysseric e Dias. Le sue idee, però, devono subito essere modificate all’espulsione di Sportiello. L’ingresso di Falcinelli per Simeone non cambia l’inerzia della gara, anzi. Gli avversari sono più forti e alla distanza vengono fuori. C’è il rammarico per essere andati due volti in vantaggio e aver sprecato l’occasione.