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    Fiorentina, le pagelle di CM: Simeone, tre calci allo Scudetto. Badelj perfetto

    Fiorentina, le pagelle di CM: Simeone, tre calci allo Scudetto. Badelj perfetto

    • Giacomo Brunetti, inviato al 'Franchi'
    Fiorentina-Napoli 3-0

    Sportiello 6: rientra dopo la squalifica con il Sassuolo, è attento al 25’ in occasione di una situazione offensiva avversaria.

    Laurini 6: schierato a destra, alla seconda consecutiva da titolare. Primo tempo perfetto: preciso, sempre con tempismo, si propone e ‘scherza’ anche Insigne con una finta di corpo. E fino alla sostituzione non sbaglia un colpo.

    (dal 62’ Gaspar 6: fa il suo compito, prende in consegna Insigne e lo immobilizza)

    Milenkovic 6,5: scala centrale a causa dell’infortunio di Hugo. Preciso, attento, non sbaglia un intervento.

    Pezzella 6,5: nasconde il pallone a Mertens, senza essere impiegato per larghi tratti.

    Biraghi 7: torna in campo dopo la giornata di riposo di Reggio nell’Emilia. Si propone spesso, venendo ignorato con altrettanta frequenza da Chiesa. Poi quel pallone in profondità, al 34’, che Simeone trasforma in rete. E anche in marcatura su Callejon non sfigura.

    Badelj 6,5: assente per sei gare, “debutta” da titolare data anche l’assenza di Dabo. Il suo rientro è tangibile, eccome: tutte le azioni passano dai suoi piedi, è lui il metronomo, utile anche in fase di interdizione e recupero palla. Standing ovation del ‘Franchi’ per lui.

    (dall’83’ Cristoforo s.v.: quando Badelj non serve più, Pioli inserisce l’uruguaiano per far dargli minuti e far rifiatare il croato, al rientro)

    Benassi 6: si vede soprattutto nella fase finale dell’azione grazie ai suoi inserimenti, il marchio di fabbrica che quest’anno è un po’ svanito. Al 36’ è pericoloso, quando il suo diagonale attraversa tutta l’area di rigore, mentre sette minuti dopo è Reina ad essere attento e neutralizzare la sua conclusione.

    Veretout 6: il piede non è caldo, per niente, poiché delle tre punizioni di cui ha potuto usufruire nella prima frazione, zero sono da reputare effettivamente pericolose. Prezioso a centrocampo, è un po’ in ombra, con qualche errore. Sufficiente solo grazie al risultato.

    Chiesa 6: due lati della medaglia. Quando accelera potrebbe essere imprendibile, solo che si intestardisce con egoismo nella giocata forzata, abbassando la testa e ignorando i movimenti. Dovrebbe giocare più di prima, sfruttare le capacità fisiche di cui dispone. Sta attraversando un’evoluzione che lo porterà a completarsi. Ma è un’arma, pesante, di cui dispone Pioli, anche perché è instancabile.

    Saponara 5,5: la lentezza è un fattore, il piede è fatato. Al 12’ calcia fuori, poi si prodiga in numerose progressioni in solitaria, scartando e cercando – sbagliandolo sovente – l’ultimo passaggio. Esce con poca batteria residua. Avrebbe preso 6, poi si lamenta con Pioli al momento del cambio: “Sempre io per primo, sempre io”. Stonato.

    (dal 74’ Eysseric 6: un giallo, qualche offensiva e poco altro. La partita era già incanalata, difficile darle un’ulteriore scossa)

    Simeone 9: portentoso, decisivo, dà una spallata al campionato e tiene in vita le speranze della Fiorentina. Corre, lotta, fa espellere Koulibaly e mette in difficoltà ripetutamente la linea difensiva del Napoli attaccando la profondità: così nasce la rete dell’1-0, quando ‘a tu per tu’ infila Reina; al 62’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mal marcato insacca per la doppietta. E nel finale ammazza il campionato, con un colpo che vale la tripletta. Voto 9, come il numero di maglia.

    All. Pioli 7,5: il sorriso è evidente, la Fiorentina ha ritrovato Badelj e può schierarlo. Deve fare a meno di Hugo - infortunatosi in settimana nell’amichevole contro il Signa – e sposta Milenkovic al centro della difesa con Laurini sulla fascia destra. Il primo tempo è perfetto, la soluzione della profondità, mista al palleggio sicuro per mantenere il possesso – grazie anche alla superiorità numerica – funziona alla perfezione, come in occasione dell’espulsione di Koulibaly e della rete di Simeone. E la corsa all’Europa continua.
     

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