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    Fiorentina, le pagelle di CM: Quarta fa e disfa, altra serata complicata per Vlahovic

    Fiorentina, le pagelle di CM: Quarta fa e disfa, altra serata complicata per Vlahovic

    • Federico Targetti
    Fiorentina-Napoli 1-2
     
    Dragowski 7: Sempre molto coinvolto con i piedi, spesso per disinnescare con le sue uscite i palloni profondi per gli attaccanti azzurri. Dopo dieci minuti fa correre un brivido sulla schiena dei 15mila tifosi con una presa incerta su angolo, per sua fortuna senza conseguenze. Ottimo nel respingere il diagonale di Lozano dopo 35 minuti, strepitoso nel parare il rigore di Insigne, frustrato quando, nonostante tutto, subisce il gol di Lozano dopo aver subito una carica ritenuta non fallosa. Sempre sicuro negli interventi tra i pali, arriva ovunque si possa arrivare.
     
    Odriozola 6: Va subito a caricare i tifosi viola prima dell’inizio della partita, segno che non vede l’ora di esordire dal 1’ davanti a loro; non gli risulta semplicissimo contenere Insigne. Italiano lo martella urlandogli le sue indicazioni da bordo campo. Il Napoli sfonda soprattutto dalla parte opposta, ma anche la Fiorentina: il suo buon lavoro senza palla si scontra con una fase offensiva ben limitata dal Napoli. Piccolo passo indietro rispetto a Udine, ma l’avversario era di ben altro spessore.
     
    (dal 32’ s.t. Benassi s.v.)
     
    Milenkovic 6,5: Soffre pochissimo nel primo tempo e si fa notare anche in area avversaria con la specialità della casa, il gioco aereo, utile anche in seguito per arginare un Osimhen sempre in agguato. Non ha grandi colpe sui gol del Napoli, peccato perché stava guidando bene il suo reparto. Sempre un’insidia quando va a saltare, una sua torre non ha la fortuna che merita. Osimhen accusa particolarmente la sua marcatura sulle palle alte.
     
    Quarta 6: Specchio fedele della Fiorentina double-face contro le grandi. Si prende rischi fin dai primi minuti con la palla tra i piedi, ma i primi faccia a faccia con Osimhen lo vedono uscire vincitore. Insigne al 17’ gli rimbalza letteralmente addosso: granitico. Che possa essere la sua serata lo si capisce quando si traveste da Vlahovic e con una zampata da bomber da centro area fredda Ospina per il gol del vantaggio viola. Purtroppo per lui e per la Fiorentina, il suo impeto lo tradisce nel contatto in area con Osimhen che provoca il rigore e poi la sua inesperienza gli fa perdere totalmente contatto con Rrahmani, libero di insaccare il gol della rimonta. Come altre volte in passato, fa e disfa.
     
    Biraghi 5: Prende coraggio insieme alla sua squadra, andando a sovrapporsi a Gonzalez con frequenza crescente. Lozano si accende poche volte nel primo tempo, ma è da quella parte che il Napoli riesce a creare i primi abbozzi di pericolo. Ed è proprio Lozano che trova lo spazio giusto per ribadire in rete il rigore fallito da Insigne. Se poi si va ad analizzare il confronto con Politano, più fresco e, al netto del gol del messicano, più in palla, allora la serata è ancor più negativa per il capitano viola.
     
    Bonaventura 6: Dopo pochi secondi cerca Vlahovic con il tacco di prima intenzione, sembra ispirato, e in effetti arriva diverse volte a ridosso dell’area avversaria nei primi minuti di gioco. Parte finale di primo tempo in diminuendo, poi si riaccende dopo il gol del vantaggio del Napoli. Lascia il campo ad una punta per il forcing finale.
     
    (dal 32’ s.t. Kokorin s.v.)
     
    Pulgar 5,5: Le geometrie, inizialmente, non sono quelle giuste: un paio di palloni invitanti si perdono sul fondo per errori di misura o malintesi coi compagni. Però è sua la prima vera occasione del match, un destro violento respinto in tuffo da Ospina dopo 18 minuti. Soffre via via che il tempo passa la mediana ospite, finché, ammonito, non lascia il campo per ridurre i rischi di un secondo giallo. Concorso di colpa con Quarta sul gol del vantaggio del Napoli.
     
    (dal 20’ s.t. Torreira 6,5: Mulina le gambe ad alto voltaggio fin dal suo ingresso in campo, recuperando subito dei buoni palloni. Addirittura danza sul pallone e confonde Politano sulla linea di fondo. Continua a riciclare buoni possessi per il resto del secondo tempo)
     
    Duncan 6,5: Conferma le ottime sensazioni di questo avvio di stagione, specie nel primo tempo. Ora come ora è un’utopia rinunciare ai suoi muscoli, che gli permettono di creare dal nulla l’occasione per Pulgar al 18’ e di tener botta contro il forte centrocampo del Napoli guidato da Anguissa. La cosa bella è che ai muscoli abbina una tecnica notevole, tutte cose che, nel suo primo anno e mezzo a Firenze e poi a Cagliari, non si erano praticamente mai viste. Riferimento.
     
    (dal 32’ s.t. Maleh 6: Ci mette l’impegno in una posizione molto vulnerabile, con la squadra sbilanciata. Non la partita più facile per emergere agli occhi di Italiano)
     
    Callejon 5,5: Il primo cross è sbilenco ma non turba la sua calma. Si propone spesso e volentieri alle spalle di Mario Rui che ha il suo bel da fare per tenerlo d’occhio, pur conoscendolo bene. Poco altro da segnalare, continua ad essere poco incisivo sebbene interpreti con meticolosità il suo ruolo di equilibratore avanzato. Lascia il campo ad un esterno più offensivo del Callejon versione Fiorentina.
     
    (dal 12’ s.t. Sottil 6: Ci mette appena tre minuti a fare quello che Callejon non era riuscito a fare in 57: tirare in porta. Centrale, Ospina risponde presente nell’occasione, ma è un passo avanti vista la situazione di svantaggio. L’ingresso di Kokorin limita il suo raggio d’azione offensivo)
     
    Vlahovic 5,5: Un’altra serata da denti stretti per il centravanti più chiacchierato del momento, che si vede per la prima volta alla metà del primo tempo, quando il suggerimento di Gonzalez lo trova leggermente in ritardo all’appuntamento col pallone in area. Poi, con forza, si libera di Fabian Ruiz e genera un’azione pericolosa, che con i suoi compagni non riesce a tramutare in occasione, e quindi riesce a farsi spazio in area e servire a Quarta, al volo, la palla del vantaggio. Battezza la ripresa con una rovesciata da applausi ribattuta dai difensori. Cicca clamorosamente un suggerimento di Gonzalez in area, forse non in perfetto equilibrio. Koulibaly lo stoppa in uno contro uno e gli fa vedere che, sì. è forte, ma ne deve mangiare ancora di pastasciutta.
     
    Gonzalez 6,5: Il duello tra 22 sulla fascia destra del Napoli è tra i più interessanti della partita, anche se di quando in quando l’argentino si materializza anche sulla fascia opposta, per fare spazio a Biraghi e dialogare con Callejon. Il tunnel con cui scherza Di Lorenzo prima di servire Vlahovic è un saggio di alta tecnica. Sensibilmente il più positivo nel tridente e, con Milenkovic e Duncan, nella Fiorentina.
     
    All. Italiano 5,5: Il copione della gara con l’Inter è ripetuto col Napoli: primo tempo scintillante da parte dei viola, anche se con meno occasioni rispetto alla volta precedente e con già un gol al passivo all’intervallo, secondo tempo di grande sofferenza nei minuti iniziali. Applausi, comunque, per una Fiorentina capace di mettere alle strette la capolista grazie alle idee divertenti ed efficaci del suo condottiero. Che però non ha cambiato nulla rispetto all’Inter: bene il coraggio, ma perdere sempre le partite con le big in questo modo lascia una dose non indifferente di amaro in bocca.

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