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Fiorentina, le pagelle di CM: grazie calcio che ci hai regalato De Gea. Adli manda un messaggio al Milan
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Dodo 6,5: non il massimo dover giocare contro Leao con un giallo sulle spalle già dall’8’. Un cartellino che non gli impedisce comunque di fare il diavolo a quattro sulla destra e conquistarsi un rigore che però Kean non trasforma. Propositivo
Comuzzo 7: aveva spesso traballato quest’anno. In una serata difficilissima fa vedere i mostri ad Abraham, che praticamente non struscia un pallone.
Ranieri 6: il rigore procurato fa pari con la splendida chiusura in diagonale a 20’ dalla fine.
Gosens 5,5: sonnecchia sul taglio di Pulisic che pareggia i conti. Continua a non trasmettere grande fiducia nella linea a quattro.
Adli 7: alla prima da ex dopo la discreta prestazione in Conference. Rilancia con gli interessi beffando Maignan con una traccia meravigliosa. “Il Milan mi ha detto subito che voleva vendermi”, ha dichiarato alla presentazione. Che a qualcuno siano fischiate le orecchie? Dal 77’ Kouamé SV
Cataldi 6: ragioniere della mediana viola. Lavora palloni e chiude gli spazi. Ha forse qualche piccola responsabilità sul rigore che poi Theo sbaglia, ma porta a casa la pagnotta. Dal 67’ Richardson 6: aggiunge un po’ di qualità alla manovra
Bove 6: schierato nel ruolo inedito di ala. Non brilla, ma si esalta nel finale quando l’acido lattico la fa da padrone e serve chiudere il fortino
Colpani 6: francobollato a uomo su Theo Hernandez e più basso rispetto al solito. Ha un gol mangiato sulla coscienza, ma finalmente fa intravedere buoni segnali
Gudmundsson 7: fantasma per oltre due terzi di gara. Poi fulmina Maignan dal limite con un destro terrificante. E che gli vuoi dire? Decisivo. Dal 77’ Biraghi SV
Kean 5: non esce quasi mai vincitore nel 2 contro 1 con Gabbia e Tomori. Un rigore sbagliato, uno procurato, si riscatta parzialmente con il pallone aggiustato alla perfezione per Gudmundsson
All. Palladino 6,5: tre punti che sono una boccata d’ossigeno dopo due mesi d’apnea. Continua gli esperimenti proponendo una Fiorentina col 4-4-2 e con Adli in mezzo sull’onda della vittoria di giovedì: scelta che paga. La Fiorentina soffre ma dimostra di esserci ancora al 100% con la testa. I due rigori parati dal fenomeno De Gea danno una grossa mano, certo. Ma se la Fiorentina, come stasera, inizia anche a creare qualcosina in più non può che essere un bene. Che sia nata una squadra? Presto per dirlo, ma il primo passo è questo