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    Fiorentina, le pagelle di CM: Chiesa devastante, Dias e Biraghi a pranzo

    Fiorentina, le pagelle di CM: Chiesa devastante, Dias e Biraghi a pranzo

    • Giacomo Brunetti, inviato al 'Franchi'
    Fiorentina-SPAL 0-0

    Sportiello 6: Un gol subito nelle ultime sette partite, imbattuto quattro tre. Si salva, all’83’, sulla punizione di Viviani.

    Milenkovic 6: vince il ballottaggio con Laurini, considerando anche che il francese è all’ospedale per la nascita del figlio. Probabilmente avrebbe giocato comunque, e lo fa con maestria, senza sbavature clamorose e facendo del proprio fisico un’arma in più.

    Pezzella 6,5: non troppo appariscente ma, quando c’è da togliere le castagne dal fuoco, ci mette sempre la testa e il corpo. La sua prestazione dona sicurezza alla difesa. Al 67’ sale in cielo su un calcio d’angolo battuto da Biraghi: il pallone, però, saluta dall’alto la traversa.

    Hugo 6: a testa alta in mezzo alla difesa, va raramente in difficoltà. La sua attenzione è vitale.

    Biraghi 5: escluso dai titolari, per scelta tecnica, solamente nella partita d’andata, spinge poco – su quella fascia, in questo caso, pensa a tutto Chiesa – e contiene l’attivo Lazzari. Al 37’ Meret è reattivo sulla sua conclusione: un po’ di angolazione in più, però, non avrebbe guastato. Cosa si è mangiato, invece, al 78’? Visto l’orario della partita, probabilmente non aveva pranzato.

    (dall’80’ Dias 5,5: chiamato a dare la spinta finale definitiva, all’85’ Meret gli nega la gloria con un intervento di piede. Al 90', poi, fa esplodere il 'Franchi': palla fuori in modo pazzesco)

    Dabo 6: terza consecutiva da titolare, le solite quantità e corsa. Prova la cavalcata, recupera, copre: prezioso.

    Benassi 5,5: si allarga spesso, definendo quasi il proprio ruolo in esterno. Non riesce però ad incidere, a trovare la giocata. Il continuo mutare ruolo non lo aiuta.

    Veretout 6,5: macina chilometri come se niente fosse. Imprescindibile. Schierato prevalentemente mediano, copre tutto l’arco del reparto, incarnando più ruoli in un unico corpo. Interprete perfetto per gli ordini di Pioli.

    Chiesa 7: la partita della maturità. Imprescindibile oggi, al rientro dopo la squalifica. Scatta, parte a folate, tenta il dribbling e conclude. E poi difende, chiude, copre. Prende il pallone, abbassa la testa e inizia a correre. Importantissimo con la sua tecnica, dà la sensazione di poter cambiare il gioco in qualsiasi momento. Al 43’, Meret compie un miracolo su una sua conclusione: nella seconda frazione, invece, la palla lambisce il palo.

    Saponara 6: sviaria tantissimo, trovandosi spesso spalle alla porta. Non sai come valutarlo: è l’uomo che mette a referto il maggior numero di occasioni avute e create, a tratti però scompare dietro a lentezza ed errori. Lo salva la tecnica.

    (dal 65’ Eysseric 6: non è andato male nelle ultime uscite, Pioli ci crede. Appena entrato ha sui piedi un’occasione da posizione decentrata, pallone in calcio d’angolo. E due minuti dopo il ‘Franchi’ si alza in piedi mentre scarta la difesa spallina, strozzando troppo la conclusione)

    Simeone 6: proviene da tre sfide in cui è andato a segno, stavolta deve accontentarsi di sessantacinque minuti di lotta. Si sbatte molto, gioca anche di sponda, muovendosi come un trequartista. Non impatta completamente il pallone, al 43’, su un traversone con la porta scoperta. Oggi non è stata propriamente la sua giornata in zona realizzativa. Buon approccio, però.

    (dal 65’ Falcinelli 5: la palla gli scorre sempre a pochi metri, toglie quelle certezze che Simeone stava dando)

    All. Pioli 6: nessuna sorpresa rispetto alla vigilia. Quelli davanti creano tantissimo, faticando però a trovare la rete, colpa anche di Meret. Al 65’ opera una doppia sostituzione, quasi un azzardo, cambiando totalmente la colonna centrale del reparto offensivo: sbaglia ad inserire Falcinelli, la scelta Eysseric potrebbe anche premiarlo. La corsa verso l’Europa League continua.

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