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    Fiorentina, le pagelle di CM: Babacar non perdona, Kalinic cambia la partita

    Fiorentina, le pagelle di CM: Babacar non perdona, Kalinic cambia la partita

    • David Fabbri
    Fiorentina-Lazio 3-2
     
    Tatarusanu 6: la sua spettacolare parata nel primo tempo sul tiro a giro di Luis Alberto vale il prezzo del biglietto. Bravo anche con alcuni interventi in uscita nel secondo tempo. Prova a deviare il tiro di Keita, ma finisce ugualmente in porta. Non è molto reattivo sul colpo di testa di Murgia.

    Tomovic 6,5: soffre il confronto con Lukaku nel primo tempo. Riesce però ad emergere nella ripresa, dove si dimostra decisivo con almeno un paio di chiusure. Il migliore del terzetto difensivo viola.

    De Maio 5,5: torna dopo tanto tempo titolare ma appare disattento in più situazioni lasciando talvolta campo aperto per via centrale ai velocisti biancocelesti. Anche nella ripresa non riesce a dare la sicurezza che serve ai compagni in difesa come dimostra nell'occasione del gol realizzato da Murgia.

    Astori 5: partita da dimenticare per il difensore viola, che si perde Keita lanciato in velocità sul primo gol senza riuscire ad intervenire. Non copre a dovere gli spazi nemmeno in occasione del gol di Murgia.

    Chiesa 5,5: si sveglia solo dopo la mezz'ora cercando il tiro da fuori non trovano però il bersaglio. Ci mette sempre tanta buona volontà, ma non è la sua partita: Sousa se ne accorge e sceglie di rilevarlo con Tello.

    (dal 65' Tello 6: ci mette lo zampino sul gol del vantaggio di Kalinic arrivato dopo la respinta del portiere su un suo tiro. Spreca una buona occasione su cross rasoterra di Bernardeschi dalla destra. Successivamente Stakosha gli dice di no con un'altra grandiosa parata.)

    Vecino 6,5: lavora bene a centrocampo smistando palloni a destra e manca con grande classe. Nella ripresa serve un gran pallone per il gol di testa di Babacar. Qualità e quantità in mezzo al campo allo stesso tempo che si rendono utili anche stavolta alla causa viola.
     
    Borja Valero 6,5: buona la progressione personale sulla destra con a seguire il bel pallone nel mezzo per Babacar nei primi 20 minuti. L'unico che continua a correre e a lottare con costanza anche nel secondo tempo quando i viola vanno sotto. Instancabile.
     
    Maxi Olivera 5,5: buono il cross in area per il colpo di testa di Babacar nei primi minuti che non va a segno. Spende tanto nella corsa e cala con il trascorrere dei minuti, Sousa se ne accorge e preferisce sostituirlo.

    (dal 65' Sanchez 6: entra e si schiera in mezzo al campo, ricoprendo così il ruolo naturale a dovere e senza compiere alcuna sbavatura)
     
    Bernardeschi 6: prova il bolide da fuori nel primo tempo ma Strakosha risponde in tuffo. Non brilla come è solito fare con le sue giocate ma accompagna spesso l'azione e all'occorenza si sacrifica anche tornando a dare una mano sulle retrovie. 

    Cristoforo 5: oggetto del mistero nella manovra viola, dato che non riesce a dare il suo contributo soprattutto sulle ripartenze. La lotta a centrocampo si fa intensa e molto complicata per lui quando la Lazio alza il baricentro.

    (dal 65' Kalinic 7: entra e cambia la partita. Piazza su ribattuta il gol del vantaggio e prende il palo, sulla cui respinta Lombardi realizza l'autogolo. Essenziale.)

    Babacar 6,5: ci prova di testa in area ma schiaccia mettendoci poca forza. Buono il tentativo in sforbiciata neutralizzato da Stakosha da pochi passi, un po' meno l'aggancio in area con il pallone che finisce fuori dal bersaglio. Ha una buona occasione dopo il vantaggio della Lazio per pareggiare i conti, ma ci mette il guantone Strakosha. Bravo nella torsione di testa che vale l'1-0 per i viola.


    All. Sousa 6,5: sceglie De Maio al posto del solito Sanchez in difesa e Babacar al posto di Kalinic. La prima scelta non gli dà molto ragione, la seconda alla fine si dato che il gol del pareggio viola è opera dell'attaccante senegalese dei viola. Capisce che non è la partita di Chiesa e lo sostituisce con Tello apparso più in forma, e indovina anche l'ingresso di Kalinic al posto di Cristoforo. Curiosità: anche stavolta non esce mai dalla panchina per impartire ordini ai suoi.

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