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Fiorentina, le pagelle di CM: Saponara pennella, falco Gonzalez, Kouamé soffre
Dodo 6,5: spina nel fianco costante sul lato destro. Gioca un numero innumerevole di palloni confermando il grande stato di forma. Deve migliorare nella precisione, ma atleticamente è dominante.
Milenkovic 6,5: altro match da professore della difesa. Non che da lui ci si aspetti qualcosa di diverso
Igor 6: perde un pallone sanguinoso al 20’ che poteva costare carissimo. Per il resto è positivo, uscendo sempre vincitore dai duelli con Colombo, ma l’errore è da matita blu
Biraghi 6: sempre propositivo a sinistra, ma pecca un po’ nella qualità. Strefezza, comunque, da quella parte non punge mai.
Barak 6: danza sulla trequarti cercando traiettorie per i compagni e facendo raccordo fra i reparti. È in forma, anche se cala nel secondo tempo. Dall’ 85 Duncan SV
Amrabat 6,5: ennesima gara estremamente attenta, al netto di una partenza col freno tirato. Intercetta e ripulisce palloni, sta tornando quello visto in Qatar. Fallisce il colpo del KO a fine match, ma cambia poco.
Mandragora 6: tanto lavoro sporco come al solito. Poco appariscente ma efficace. E l’intesa con Amrabat cresce. Dall’ 85’ Bonaventura SV
N. Gonzalez 6,5: tallona Gallo e lo costringe all’autogol sulla splendida palla di Saponara. Un po’ impreciso in altre occasioni, ma il suo zampino ce lo mette sempre. Dall’ 85’ Ikoné SV
Kouame 5: non è semplice in mezzo a due gorilla come Baschirotto e Umtiti, ma sbaglia anche le poche palle giocabili che gli arrivano. Dal 70’ Cabral 6: ci prova di testa e fa a sportellate coi centrali salentini
Saponara 7: gioca venendo molto dentro al campo, è suo il primo squillo della partita al quarto d’ora. Poi disegna la splendida traiettoria che costringe Gallo all’autogol. Vederlo giocare è una gioia per gli occhi, ma l’anagrafica è quella che è, e Italiano deve gestirlo. Dal 70’ Sottil 5,5: quando il motore gira lascia sul posto qualunque avversario, ma nelle scelte di passaggio negli ultimi 20 metri deve migliorare decisamente
All. Italiano 6,5: la Fiorentina gioca con una maturità mai vista in stagione, sebbene la gara di oggi la porti a casa con il minimo sforzo. Accantona il turnover quasi ossessivo che caratterizzava l’inizio stagione premiando uno zoccolo duro che gli sta garantendo prestazioni ma, soprattutto, risultati. E ora anche la classifica si fa interessante.