Quando la Fiorentina incontra la Juventus non è mai una partita come tutte le altre. Chissà se glielo avranno sussurrato anche al nuovo arrivato in casa viola, Mohamed Salah scrive il quotidiano La Repubblica. Già, perché questo non è un aspetto secondario. Quando un nuovo giocatore atterra a Firenze, c'è sempre un programma da svolgere. Quasi fosse un protocollo. La stretta di mano con tutti i nuovi compagni (dirigenza ed allenatore compreso), la visita al centro storico di Firenze ed una domanda all'apparenza semplice: "Sai qual è la partita più sentita dalla nostra tifoseria?". Ecco, un rito quasi obbligato che solitamente fonde insieme la carica del gruppo e quella dei tifosi viola. Una volta consolidato nel tempo, il gruppo non ha più bisogno di ricevere pressioni particolari dal popolo viola. Avverte l'attesa fin dal primo giorno d'allenamento prima di una sfida che mischia i cuori di intere generazioni di sognatori. Lo avverti passeggiando per le strade di Firenze, uscendo in macchina dal centro sportivo, buttando un occhio sui social. Il resto lo farà il pubblico: riempiendo lo stadio, seguendo in massa la squadra a Torino. Che sia campionato, coppa Italia o Europa League (come successo lo scorso anno), non cambia assolutamente niente. E Salah è pronto a questa sfida.