C’è chi se ne sta zitto a lavorare e vive la sua vita di calciatore dissociato: panchina nel club e una maglia azzurra quando chiama il ct. Devono arrivare due squalifiche per riabilitare Manuel il Capitano, che non sarà Roberto Carlos, ma qualcosa di buono lo sa fare. E infatti eccolo lì: gol, assist e una partita perfetta dal primo all’ultimo minuto. Pasqual è tornato. E adesso digli addio forse sarà più complicato. A Firenze scrive il quotidiano La Repubblica, edizione di Firenze, c’è chi lo ama, chi lo rispetta e chi invece sogna da tempo qualcosa di meglio. Però su un punto tutti, crediamo, sono d’accordo. Che Pasqual potesse non essere più titolare inamovibile ci può stare, ma se il sostituto deve essere Alonso qualcosa non torna. Vabbè che se sei italiano nella Fiorentina ti guardano strano, ma non è che se arrivi dalla Spagna sei per forza un fenomeno. C'è da essere felici quando vengono a galla storie del genere. Qui trovi l’emozione e un insegnamento: mai mollare nei momenti difficili, mai lasciarsi andare al vittimismo quando non ti senti trattato come pensi di meritare. Lavoro e pazienza, ecco cosa serve. A noi resta sempre vivo il dubbio che l’assenza dal campo di Pasqual sia in parte figlia del fatto che il suo contratto prevede un rinnovo automatico in caso di venti presenze. Chissà.