Fiorentina: la maledizione dei capitani porterà all'addio anche Pasqual?
Cosa hanno in comune Thomas Ujfalusi, Dario Dainelli, Riccardo Montolivo, Alessandro Gamberini e Manuel Pasqual. Oltre ad aver indossato tutti la maglia della Fiorentina nella loro vita calcistica ancora attiva, hanno avuto il privilegio di indossare una fascia di capitano proprio a Firenze, precedentemente portato al braccio da giocatori che hanno fatto la storia gigliata: basti pensare anche solo alla storia recente del club viola e ad elementi quali Giancarlo Antognoni, Manuel Rui Costa e Gabriel Omar Batistuta. Solo che da un po' di anni a questa parte, in particolar modo da quando è iniziata la gestione societaria della famiglia Della Valle, chi è stato 'eletto' capitano nello spogliatoio, poi difficilmente ha avuto vita lunga all'ombra della torre di Maratona dello stadio 'Franchi'. Tutti, chi più, chi meno i giocatori sopracitati, hanno avuto forti turbolenze con dirigenti del club che ha la propria sede in via Manfredo Fanti.
Il difensore ceco Ujfalusi quando nell'estate del 2008 lasciò la Fiorentina lo fece da idolo incontrastato della curva, che lo aveva eletto a paladino soprattutto quando questi era impiego come difensore centrale. Un po' una trattativa portata troppo per le lunghe per il suo rinnovo di contratto, un po' la volontà dell'ex numero 21 gigliato di giocare in un campionato come quello spagnolo, ne portarono alla dipartita. Non andò meglio a Dario Dainelli di fatto svenduto nel gennaio 2010 all'apice della storia recente viola, con la Fiorentina lanciata verso la disputa degli ottavi di Champions League. Rapporti non troppo idilliaci fra il tecnico di allora ed il centrale pisano, e l'acquisto in contemporanea di un pariruolo come Felipe, portarono alla cessione dell'allora capitano gigliato, e nella stessa sessione di mercato anche del suo vice, Martin Jorgensen, di fatto creando una spaccatura nello spogliatoio anche per l'elezione del nuovo 'leader' con la fascia al braccio, Riccardo Montolivo, che portò ad una ribellione di elementi che pensavano di meritare quell'attestato di stima e autorità da parte dei compagni, come Sebastian Frey.
La lunga, triste e tormentata vicenda del mancato rinnovo di contratto del ragazzo di Caravaggio è quasi storia recente, con la delegittimazione dello stesso Montolivo da parte dei vertici della Fiorentina che gli tolsero la fascia e la consegnarono ad Alessandro Gamberini, con partenza nell'estate 2012 prima del neo capitano del Milan, svincolatosi, e poi del difensore bolognese, incapace quest'ultimo, insieme ai dirigenti viola, di gestire uno spogliatoio resosi protagonista di atti di insubordinazione in campo e fuori, culminati con la famosa scena da far west fra Delio Rossi ed Adem Ljajic durante una partita di campionato contro il Novara. Dopo la celebre 'notte delle pernici' fu Andrea Della Valle ad assumere la centralità della gestione delle cose societarie, e Montella affidò la fascia a Manuel Pasqual, orgogliosamente giunto quest'anno al suo nono anno a Firenze. Solo che proprio l'esterno sinistro classe '81 ha il contratto in scadenza a giugno prossimo ed il suo rinnovo sembra avvolto nel mistero. Il club pare aver offerto un estensione solo annuale dell'attuale accordo fra il giocatore e la società di proprietà della famiglia Della Valle. Pasqual gradirebbe veder riconosciuto il proprio legame con la piazza e la maglia, ribadito anche nei momenti piu' difficili dal punto di vista dei risultati della storia viola recente, puntando ad un rinnovo almeno biennale (a cifre comunque contenute, visto che l'obiettivo del giocatore, se è possibile, è chiudere la propria carriera a Firenze). In attesa di sviluppi, sulla 'maledizione' dei recenti capitani viola, ci hanno riso su, 48 ore prima dell'infortunio dell'ex Arezzo in Nazionale, proprio Manuel Pasqual e Dario Dainelli, con l'auspicio sincero di quest'ultimo che per il numero 3 gigliato possa esserci un finale diverso dai suoi predecessori con la fascia gigliata al braccio.