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    Fiorentina, la leggenda del 'cartellino giallo' sul gioco di Sousa

    Fiorentina, la leggenda del 'cartellino giallo' sul gioco di Sousa

    • Francesco Benvenuti

    Molti articoli sono stati scritti e molte riflessioni sono state fatte sul gioco della Fiorentina 2015/2016, paragonandolo a quello proposto da Montella nel triennio precedente. Le considerazioni più scontate vertono su un calcio 'giocato', di maggior qualità e spettacolarità, quello del tecnico campano, contro il calcio 'all'italiana' di Sousa, fatto di aggressività, pressing e ripartenze, il tutto trasformato poi in una netta incidenza sotto il profilo disciplinare. Ma è davvero così?

    Sono 11 i cartellini gialli e 2 i rossi nelle prime tre giornate di campionato più la prima di Europa League della Fiorentina: una chiara svolta tecnica nel gioco dei gigliati? Una rivoluzione copernicana che ha portato ad abbandonare le belle arti per divenire fedeli al trattato 'L'arte della guerra' di Sun Tzu? Niente di tutto questo, perché i numeri non mentono.

    La Fiorentina 2014/2015 raccolse, sempre nello stesso campione di partite, 11 cartellini gialli e 0 rossi.
    La Fiorentina 2013/2014 finì sul taccuino dell'arbitro con 10 gialli e 1 rosso, per finire con la Fiorentina 2012/2013 che, non partecipando all'Europa League, collezionò 7 cartellini gialli nelle prime 3 giornate di campionato.

    Come sottolineato a più riprese dallo stesso Paulo Sousa, e come suggerisce la stessa essenza del massimo provvedimento disciplinare, il cartellino rosso comminato a Badelj prima e Gonzalo Rodriguez poi è stato figlio di ingenuità individuale, di 'raptus' di disattenzione dei due calciatori e non, certamente, la realizzazione di un'indicazione tecnico-tattica da parte del tecnico o il chiaro segnale di una svolta calcistica imposta e suggerita dal nuovo staff, bensì due episodi singoli che non aggiungono alcunché sulla disamina di una squadra, quantomeno sotto il profilo dell'agonismo e della 'presenza fisica' sul rettangolo di gioco.

    La Fiorentina, in attesa del match di oggi con il Carpi, è in linea con i dati disciplinari delle ultime tre stagioni: ciò che è cambiato il gioco, non la 'cattiveria' della squadra e  ci sono i numeri a testimoniarlo e a dare risposte incontrovertibili.

     


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