Fiorentina:| L'uomo giusto è Behrami
Due partite e un pezzetto: tanto, cioè poco, ci ha messo Valon Behrami a prendersi la Fiorentina. Diciassette minuti all'Olimpico contro la Lazio nel debutto più complicato che si possa immaginare (accoglienza ostile dai tifosi biancocelesti, squadra viola assente ingiustificata sul campo), sessanta contro il Genoa, ottanta contro il Parma, le ultime due gare giocando da titolare senza comunque arrivare in fondo a causa di una condizione atletica penalizzata dall'esperienza agli Hammers. L'impiego subito dall'inizio è la prova provata che Behrami si è preso la Fiorentina e adesso sono tutti d'accordo: il centrocampista ex West Ham ha le carte in regola per rivelarsi azzeccato.
GIUSTO- Uno così serviva alla Fiorentina che, tra le altre cose, ha difettato finora di corsa e intraprendenza per innescare gli attaccanti e per garantire più soluzioni alla manovra offensiva. Il 25enne svizzero di origine kosovara nelle due gare disputate ha evidenziato le doti adatte per colmare proprio tali lacune e la resa, di Behrami e della Fiorentina, sarà ancora superiore col trascorrere dei giorni e del naturale affiatamento. Ilvalore di Neto lo si potrà apprezzare in futuro e, stando a promesse e premesse, il mercato invernale non ha riservato alla Fiorentina quello che i tifosi viola si aspettavano, però Behrami è stato senza dubbio un colpo importante di Corvino e con esso il direttore sportivo pugliese ha spezzato la ' serie' nera dei rinforzi di metà stagione, ben rappresentata dalle cessioni di Bolatti e Felipe nell'indifferenza generale appena un anno dopo l'arrivo a Firenze.
SALDI- Certo: Behrami si deve confermare e un giudizio è oggettivo e veritiero solo su una distanza medio-lunga. Nessun dubbio. Eppure, l'impatto è stato eccellente, perché già confortato da una risposta molto positiva per tutto quello di cui la squadra di Mihajlovic aveva bisogno, compreso un ingresso in punta di piedi che non andasse ad intaccare gli equilibri interni costruiti e ricostruiti a fatica. Behrami si è conquistato un posto per merito. Stop. E le buone prove fornite ( media Corriere dello Sport- Stadio: 6,42) hanno rincuorato i sostenitori gigliati che cercavano un appiglio per risollevare un po' il morale e hanno messo in risalto l'affare economico: 3,6 milioni (più bonus) rappresentano una cifrada saldo per un calciatore di questa caratura e con queste caratteristiche. Sì, un centrocampo composto da Behrami, D'Agostino e Montolivo comincia ad essere un centrocampo 'vero'.
DUTTILITA'- L'esempio riporta al 4-3-3, al modulo che è punto focale nel pensiero del tecnico serbo specie se esistono le condizioni ideali per proporlo. L'ex West Ham lì dentro ci sta a meraviglia: s'inserisce in zona-gol, crea superiorità numerica, aggiunge fisicità e agonismo all'azione, ma diventa ugualmente una risorsa fondamentale in fase di difesa come dimostrano i numerosi recuperi a Parma andando in raddoppio sull'esterno avversario. E proprio l'eclettismo fa di Behrami un elemento adattabile con ottimi risultati anche in un contesto tattico diverso: ad esempio nel 4-4-2 in cui, per quanto specificato, è in grado di ricoprire il ruolo da tornante e quello da interno senza diventare un doppione di chi gioca sulla fascia; oppure nel 4-2-3-1 per dare profondità e ampio raggio all'azione muovendosi chiaramente in appoggio alla punta di riferimento. Ecco, Valon Behrami ha tutto per essere un acquisto indovinato.