L’ex Restelli su Vargas:| 'Rossi deve puntare su di lui'
‘Delio Rossi mi sembra che abbia portato fin dai suoi primi giorni di lavoro entusiasmo e buon senso. Entusiasmo perché ha stimolato un ambiente ed una squadra caduti in depressione dalla mancanza di motivazioni e da risultati negativi, che arrivavano anche dal fatto che la Fiorentina non avesse un suo marchio di fabbrica a livello di gioco. E buon senso perché ad esempio l’idea di due punte, con Jovetic e Gilardino vicino, con un trequartista che non dia punti di riferimento, è una soluzione secondo me ottimale fin dalla prossima gara contro il Milan. La Fiorentina ha qualità e giocatori dal tasso tecnico importante, e non devono finire dietro schemi rigidi, come era diventato il 4-3-3 di Mihajlovic, ma liberati nel loro estro’.
L’ex attaccante gigliato Maurizio Restelli, ospite del programma ‘30esimo minuto’ su Toscana tv, analizza il momento viola ripartendo dalle varianti tattiche cui sembra pensare Delio Rossi, arrivato otto giorni fa al posto di Sinisa Mihajlovic. ‘Non mi stupirei di tornare a veder giocare con continuità i giovani, e penso al rilancio di Camporese, ad una chance possibile per Romizi, ma - ha aggiunto il 56enne di Montebelluna - mi piacerebbe anche riscoprire il vero Vargas che sarebbe un peccato lasciasse Firenze con un cattivo ricordo'.
'Credo molto nelle motivazioni particolari di Gilardino, perché uno che al momento non fa parte del giro della Nazionale, in gare come quella contro i rossoneri avrà il dente avvelenato. Chi temere dei rossoneri? Stravedo per Seedorf perché fare il nome di Ibra mi sembrerebbe banale. Pato? Grande qualità, grandi colpi ma ha carenze strutturali e fisiche che non lo fanno ancora rendere secondo me per come potrebbe'.