Oggi responsabile del settore giovanile del Renato Curi, Luciano Miani è un doppio ex della sfida fra Chievo Verona e Fiorentina, essendo stato tecnico clivense e giocatore viola. 'Nei miei anni a Verona le basi le aveva gettate Malesani, insieme a quella che oggi è ancora la struttura portante del Chievo, ovvero il presidente Campedelli e il d.s. Sartori - ha dichiarato a Radio Toscana il 55enne teatino -. Il numero uno del club è un grande tifoso dell'Inter, e quindi molti affari sono stati fatti con la società nerazzurra. Per lavorare nel Chievo bisogna avere determinate caratteristiche, ed è molto bravo Sartori ad anticipare le prossime annate. Pellissier lo seguivo fin dalla Primavera del Torino e poi nella Spal, a dimostrazione che chi arriva a giocare a Verona, non lo fa per caso, ma c'è una progettualità, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Comunque non sono infallibili, perché i loro errori li fanno e molto dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori. A Firenze sono stato subito ben visto, ma non tanto per le mie caratteristiche come giocatore, ma perché ho sempre dato il massimo. I tifosi della Fiorentina sono esigenti, ma perché vogliono vedere la squadra lottare con le grandi, giocare e sudare per la maglia. Non credo che la frattura fra Mihajlovic e la città sia irricomponibile'.