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  • Fiorentina, l'ex Cavasin: 'Sono incuriosito da Sousa'

    Fiorentina, l'ex Cavasin: 'Sono incuriosito da Sousa'

    • Francesco Benvenuti

    A 59 anni la voglia di imparare e di scoprire non se n'è andata. Alberto Cavasin aspetta la chiamata giusta e lo fa continuando a vivere di calcio: 'Nel mio futuro c'è il lavoro. Vado a vedere i ritiri, vivo questo sport da un'altra prospettiva. Apprendo tante cose, vado a vedere giocatori, le loro preparazioni, con la mente rivolta a costruire qualcosa che oggi è mentale e domani, spero, sarà pratico. Paulo Sousa mi incuriosisce: ha giocato in Italia, ha allenato all'estero, sarà un allenatore che vorrò conoscere e vedere a lavoro, per capire la sua filosofia, come si pone con la squadra e valutare la 'mano' dell'allenatore' ci confessa il tecnico di Treviso.


    La Florentia Viola, la vittoria della C2sensazioni ancora indelebili, era il lontano 2002/2003. 'Il ricordo più bello riguarda i tifosi. A Firenze, in una situazione di squadra e di categoria inferiore, ho capito ancora meglio quanto la Fiorentina e i fiorentini fossero in sintonia e viceversa. Era chiaro, in quei momenti, cosa fosse Firenze. Ieri ho rivisto alcune fotografie, è stato bello. Anche la conoscenza dei Della Valle è stata importante, hanno condotto nel migliore dei modi la Fiorentina, e ricordo lo spessore e la qualità del gruppo: quell'anno l'ho vissuto emotivamente, sulla pelle, e ho assaporato l'amore e l'affetto della città verso la Fiorentina'. 
    A 12 anni di distanza da quell'incredibile campionato, il bilancio lo tesse proprio Cavasin: 'In pochi mesi la squadra dalla C2 si trovò in A: quello fu il passaggio più difficile e veloce. La Florentia Viola soffrì,in serie A è bastato immettere dei capitali nel mercato per risalire la classifica: questo era nelle potenzialità della Fiorentina. Adesso mi aspetto un consolidamento, con la possibilità di scalare ancora uno-due gradini'. 

    Un ritorno all'attualità, con la speranza di vedere Giuseppe Rossi di nuovo al top: 'Le operazioni sono andate bene. Nella sua testa non ci deve essere paura, adesso si è rafforzato, sia fisicamente che caratterialmente. Ha vissuto questa situazione nel modo giusto, la sua forza dev'essere trarre giovamento,e nuova forza, da questi infortuni'. Per Mario Gomez la questione è più spinosa: 'Il calcio ci permette, quando si volta pagina, di ragionare con i se e con i ma. Fosse rimasto Montella, avremmo potuto dire che al terzo anno di conoscenza Gomez avrebbe potuto far meglio. Rimaniamo sul pratico: come giocatore è un campione, con un nuovo allenatore e un nuovo sistema di gioco il tedesco, in caso di permanenza, potrà fare meglio'.  

    Nella lunga carriera di Cavasin anche, per un breve periodo, gli Allievi Nazionali del Padova con Alessandro Del Piero in rosa. La possibilità, dunque, di fare un bilancio anche sul mondo del settore giovanile: 'Quando un giocatore è bravo, entra in prima squadra: in Italia non ci sono preclusioni in questo senso. Ciò che si può migliorare, e su cui si può riflettere, è capire se gli allenamenti dei giovani siano propedeutici, fisicamente, tatticamente e mentalmente, ad una prima squadra. Una riflessione sui tecnici, che devono insegnare, e sui dirigenti, che devono svolgere il loro lavoro nel migliore dei modi, può essere un ottimo punto di partenza per migliorare il nostro movimento'. 


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