Antognoni a CM: 'Mi sono commosso per Rossi. Mercato? Ecco i miei consigli'
"Rivolgo un grande in bocca a lupo a Giuseppe Rossi che mi ha commosso, vedendolo uscire dal campo in lacrime, domenica scorsa, durante la partita contro il Livorno. Non merita tanta sfortuna, è un patrimonio della Fiorentina ma soprattutto del calcio italiano, mi auguro che le prime notizie positive giunte dagli accertamenti svolti lunedì a Firenze, trovino conferma nelle prossime ore dalla visita specialistica negli Stati Uniti".
La bandiera viola Giancarlo Antognoni ospite dello stand del calzaturificio Ortigni, presente all'edizione n.85 di Pitti Immagine Firenze, parla dello stop in casa gigliata di Giuseppe Rossi per l'infortunio al ginocchio destro dopo il duro colpo ricevuto dal difensore amaranto Leandro Rinaudo.
"Soltanto Montella può sapere se adesso in rosa è indispensabile un altro attaccante - ha aggiunto Antognoni - Molto dipendera' dalle condizioni e dai tempi di recupero sia di Pepito sia di Mario Gomez, per il quale non bisogna avere troppa fretta. Mi auguro soprattutto che almeno in questa prima parte dell'anno faccia bene Matos. E' un attaccante che stimo e seguivo fin dai tempi in cui era in Primavera e credo che in particolar modo in Europa League abbia dimostrato carattere e determinazioni giuste. Ovvio che serve un salto di qualità anche dagli esterni".
Antognoni prosegue: "Pizarro? Non ho mai avuto dubbi sulle sue capacità. E' un giocatore che sente molto le partite e credo che adesso possa, con le capacità acquisite in carriera, caricarsi sulle spalle a livello di gioco la Fiorentina, soprattutto in questo momento non facile psicologicamente. Nainggolan? Mi ha sorpreso che l'abbia preso la Roma. La volontà dei giallorossi di investire ancora tanto e bene sul mercato fa capire come il club capitolino voglia tornare stabilmente ai vertici in serie A. Molto bene anche il Napoli il cui patron De Laurentiis è uno che sente molto, come Della Valle l'affezione per la propria squadra. In chiave azzurra mi auguro che sia Destro che Insigne, provenienti entrambi dall'avventura in Under 21, trovino la continuità giusta per diventare magari già nel prossimo mondiale, pedine fondamentali per il gioco di Cesare Prandelli".