'Forse non quest'anno, visto che Mutu rientrerà solo a fine ottobre e Jovetic sarà assente per tutto il campionato, ma presto la Fiorentina potrà tornare a lottare per quegli stessi obiettivi che ha raggiunto con Cesare Prandelli, ovvero per un posto in Champions League'. L'ex centrocampista gigliato Daniele Amerini, ospite negli studi di Canale 10, ha commentato così il successo viola, il primo stagionale, ottenuto ieri pomeriggio al 'Franchi' contro il Parma.

'Ho visto una squadra, quella di Mihajlovic, che ha trovato un suo equilibrio - ha aggiunto il 36enne ex anche di Modena, Pescara e Reggina -. Il Montolivo visto contro il Parma si è esaltato e, seppur non in condizioni fisiche perfette, ha trascinato la squadra. Il nuovo allenatore mi pare abbia fatto capire al suo spogliatoio che le sue scelte sono in base allo stato fisico, e non per il cognome del giocatore. Forse l'unico che sarà previlegiato in termini di scelte sarà Mutu. La spinta è arrivata anche dal pubblico, che ho sentito tornare caldo e vicino alla squadra. I tifosi viola si sono dimostrati maturi nel voltare pagina, dopo i cinque anni ottimi di Prandelli, e nell'appoggiare il nuovo progetto tecnico-tattico. Ho sentito il coro dei supporters della Fiorentina per Ljajic, che veniva cantato per Flachi quando io vestivo la maglia viola. Credo che sia giusto non bruciarlo ed esaltarlo, dandogli più responsabilità di quelle che ha. Ljajic ha dimostrato personalità nel battere i rigori ed ha una grande progressione palla al piede. L'importante è che caratterialmente cresca e che non faccia voli pindarici'.