'Sono contento di aver fatto parte di un percorso importante nella storia della Fiorentina. Percepivo già da quando arrivai a Firenze che il potenziale della nuova proprietà e dei tifosi avrebbe riportato la squadra ad alti livelli. La storia della Fiorentina non era stata cancellata dal fallimento'. Alberto Cavasin, ospite di Radio Toscana, ha parlato del suo trascorso in viola, provando ad analizzare il momento gigliato, dopo il secondo turno di campionato che ha visto incrociare due parti importanti della sua storia calcistica: Lecce e Firenze. 'Mihajlovic lo vedo bene sulla panchina viola, è un condottiero che sa stare bene nel contesto dei tifosi, lo vedo in sintonia con il progetto della società. Lavorando con Corvino, è facile fare calcio - ha aggiunto l'ex tecnico anche del Bellinzona -. Ieri contro il Lecce c'erano tantissime assenze, il Via del Mare è il vero fortino della squadra giallorossa, quindi la sconfitta dei viola non mi ha sorpreso. Calma comunque con le analisi negative, perché c'è tutto il tempo per recuperare: basta vedere la fatica fatta nel week-end da squadre come Milan, Roma e Juventus'.

'Il calcio svizzero è cresciuto, è diventato competitivo. Ha poca visibilità, ma lo Zurigo l'anno scorso ha battuto il Milan, il Basilea ha battuto la Roma - ha concluso Cavasin -.  L'economia è in crescita, quindi sta affacciandosi all'Europa in maniera interessante, anche perché a livello mondiale la Svizzera è campione under 17'.