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Fiorentina, Kayode brilla. Il primo allenatore: 'Ora crede anche alla Nazionale'
ORGOGLIO - "Dire che mi sarei aspettato una crescita del genere sarebbe falso. Quando l'ho visto ieri sulle prime pagine dei giornali ho ripensato a quel ragazzino di quindici anni, gracile e timido, che promossi in prima squadra. Ne ha fatta di strada. Mi ricordo quando lo schierai titolare per la prima volta, giocavamo a Casale e quando gli dissi che sarebbe partito dal primo minuto impazzì di gioia. L’euforia scomparve appena entrato in campo: fu il migliore dei nostri, si conquistò il rigore decisivo e salvò un gol fatto sulla linea di porta. Gli avevo pronosticato il debutto in Serie A e il primo gol. Da qualche tempo gli dico che manca solo la convocazione in Nazionale. Lui ci scherza, ma so che sotto sotto adesso ci crede"