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    Fiorentina-Juve, le pagelle di CM: Perin decisivo, Milik bomber. Kouame e Sottil spine nel fianco, male Jovic

    Fiorentina-Juve, le pagelle di CM: Perin decisivo, Milik bomber. Kouame e Sottil spine nel fianco, male Jovic

    • Mattia Sorbetti e Nicola Balice
    Fiorentina-Juventus 1-1

    Fiorentina
    Terracciano 6: Il numero uno viola appare da subito sicuro tra i pali e deciso con il pallone tra i piedi. Ha poche responsabilità in occasione del gol di Milk. Nel secondo tempo 
     
    Dodo 6.5: il brasiliano offre un’ottima prestazione nonostante l’ottima prova di Kostic. Non lo molla un minuto, dimostrandosi bravo anche nel far ripartire l’azione e a concluderla: nel secondo tempo va vicino alla prima gioia in viola dopo una serpentina in area. 
     
    Milenkovic 6: A parte in occasione nel gol che apre la sfida, dove condivide con Biraghi alcune responsabilità, gestisce bene Milik di fatto annullandolo. Non stava benissimo e Italiano sceglie di risparmiargli gran parte del secondo tempo.
    (dal 9’s.t. M.Quarta 6.5: quando è entrato in tanti hanno temuto il peggio dopo quanto fatto vedere fino, l’argentino però entra con il piglio giusto e argina con tranquillità le poche offensive dei bianconeri) 
     
    Igor 6.5: Il classe ’98 anche oggi risulta essere il più a suo agio: nonostante l’attacco stellare della Juventus gioca come se fossimo in un campo dei dilettanti. Sbaglia pochissimo gestendo con sicurezza un cliente scomodo come Cuadrado.
     
    Biraghi 5.5: Regala un pallone killer ai bianconeri in avvio di partita e in occasione della rete di Milik sbaglia la lettura dell’azione di fatto non considerando il polacco che insacca il pallone indisturbato di petto. Molto meglio in fase offensiva, ma dal capitano ci si aspetta di più in occasioni come questa.
     
    Maleh 6: rispetto alla prime uscite di campionato e visto l’avversario, Italiano prima della partita lo ha catechizzato a dovere. Lui se ne esce con una prestazione di quantità. (dal 17’s.t. Mandragora 6: entra e sostituisce degnamente il marocchino. Buona personalità nella gestione del possesso) 
     
    Amrabat 6.5: Il marocchino gioca sugli stessi ritmi mostrati con il Napoli e si dimostra tra i più in forma dei viola. Pecca qualcosa in fase di gestione del pallone, ma davanti alla difesa è fondamentale in fase di copertura. Dopo che aver sprecato una ghiotta occasione dal limite nel primo tempo, va vicino al gol a pochi minuti dal novantesimo e solo Perin gli nega la gioia del gol.
     
    Barak 6: Il ceco da qualità e centimetri al centrocampo viola. L’avversario è di tutto livello ma lui macina gioco, rendendosi prezioso in fase di transizione. Nella ripresa ha anche il pallone per segnare la sua prima rete in maglia viola ma Bremer lo mura. (dal 34’s.t. Zurkowski sv
     
    Kouame 7.5: menomale che si è riusciti a convincerlo a restare. Il classe ’97, nonostante pecchi ancora di imprecisione, è per larghi tratti della partita l’unico a creare problemi alla difesa bianconera. Sul gol dimostra di essere cresciuto e, dopo una sgaloppata di quasi 50 metri, si dimostra freddissimo davanti a Perin.
    (dal 18’ s.t. Ikone 5.5: appena entrato spara un pallone che poteva cambiare la partita. Finora quando è subentrato difficilmente ha cambiato la partita) 
     
    Jovic 5: Il serbo non tocca un pallone per tutto il primo tempo e quando ha l’occasione per ribaltare la partita dagli undici metri si fa ipnotizzare da Perin. E’ ancora un po’ indietro e si sapeva, Italiano ha ancora molto da lavorare se vuole farlo tornare quello dell’Eintracht.  (dal 34’s.t. Cabral sv
     
    Sottil 7: se la Fiorentina segna gran parte del merito è suo. Oggi vuole fare tutto lui: prima regala l’assist a Kouame e poi si guadagna un calcio di rigore. Nonostante abbia ancora qualche momento di pausa questo sembra essere il suo anno.

    All.Italiano 6.5: Dopo Udine ha preteso un cambio di pasto e qualcosa la squadra l’ha fatta vedere. E’ lui l’artefice del rilancio di Kouame anche oggi preferito ad Ikone. Continua la fiducia ad oltranza per Jovic che però anche oggi è il peggiore; adesso l’arduo compito di gestire anche lo scalpitante Cabral che anche oggi quando è entrato ha dimostrato di avere fame

    Juventus 

    Perin 7: coi piedi non è sempre garanzia di sicurezza, forse sbaglia qualcosina sul gol di Kouame. Ma tra i pali è una certezza, la parata sul rigore di Jovic è una giocata decisiva.

    Cuadrado 5.5: torna terzino, patisce la verve di Sottil, non incide nemmeno da ala destra (19' st Miretti 6: una quantità di tagli infinita, puntualmente ignorati).

    Bremer 6,5: di testa son tutte sue.

    Danilo 6.5: tiene a bada Jovic, non è per vie centrali che la Fiorentina sfonda.

    Alex Sandro 5: falloso, impreciso, sempre anello debole (34' st Bonucci sv).

    McKennie 5: in ritardo di condizione, completamente fuori fase. La gestione del contropiede a campo aperto che sciupa proprio prima del gol viola è la fotografia della sua pessima prestazione.

    Paredes 5.5: parte forte e comanda il centrocampo bianconero con disinvoltura, la leggerezza con cui concede il rigore è però grave anche se Perin lo salva (38' st Fagioli sv).

    Locatelli 5.5: si nota poco ma macina chilometri preziosi, poi la benzina finisce e commette un errore dietro l'altro.

    Di Maria 5: irriconoscibile, entra nell'azione dei due gol del primo tempo, soprattutto in quello viola sbagliando completamente i tempi di un anticipo (1' st De Sciglio 5.5: terzino destro con Cuadrado alto, non aiuta particolarmente la fase difensiva).

    Milik 6,5: gol da bomber di razza, si coordina in qualche modo ed evita il fuorigioco. Due gol in tre giorni, è qui per questo.

    Kostic 6: primo assist seppur fortunoso, svolge il compitino (19' st Kean 5,5: costretto a un lavoro che evidentemente non è nelle sue corde, comunque non riesce a rendersi efficace) 

    All. Allegri 5: Juve subito in vantaggio, poi rinuncia a giocare. Non sembra solo una questione di condizione atletica, quanti passi indietro rispetto alla prova con la Roma e a qualche sprazzo con lo Spezia. Punto pesante, perché immeritato.

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