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Fiorentina-Juve, cori razzisti contro Vlahovic: scoppia il parapiglia a fine match
LA PARTITA - Inizialmente in panchina, Vlahovic è entrato al settantesimo tra fischi forti e costanti. E lì i cori, di nuovo. E nessuna reazione, ancora. Così il match si è incanalato sul versante juventino: fatica, sudore, abnegazione. Un paio di spunti dello stesso centravanti non sono andati a buon fine, il Franchi ha reagito e sfogato la paura nei fischi. A fine gara, il gesto che ha scatenato nuovamente la rivolta verbale: DV9 prova a superare i tabelloni pubblicitari e ad avvicinarsi a un tifoso. I supporters viola lo allontanano a voce, intimandogli di non avvicinarsi. Si crea un piccolo parapiglia, tutto a distanza, che comprende uno steward viola e la voglia di Dusan di andare oltre le sterili minacce. Nuovamente cori, nuovamente razzisti. La "non risposta" di Vlahovic si fa gesto saggio: alza il braccio, saluta, sorride. E dice: "Bravi, bravi". Ferito, inevitabilmente.