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    Fiorentina, Joaquin felice: 'Vorrei restare qui per due-tre anni'

    Fiorentina, Joaquin felice: 'Vorrei restare qui per due-tre anni'

    Il centrocampista spagnolo Joaquin si confessa in una lunga intervista al Corriere Fiorentino. 'C'è stato bisogno di un normale periodo di adattamento alla città e alla squadra, ma penso che poco a poco tutto stia procedendo nel modo migliore - dichiara il giocatore della Fiorentina, arrivato in estate -. È stato importante giocare con più continuità, per un calciatore è la cosa migliore. Diciamo che sono più contento che all'inizio, oltre a essere felice visto che la Fiorentina sta avendo un passo importante. Dopo il cambio di modulo dovuto all'infortunio di Gomez ho sentito più fiducia, d'altra parte giocare con un centrocampo a cinque per me è molto faticoso, non mi era mia capitato in carriera. Ora con il 4-3-3 va molto meglio, sto giocando di più e nella posizione che preferisco. Cosa succederà con il rientro di Gomez? Questo non lo so... (ride, ndr). Intanto l'importante è che Mario sia recuperato, stia bene e che lavori con la squadra. Poi toccherà a Montella. Il fatto che il nostro allenatore sia stato un giocatore fino a poco tempo fa è molto importante, perché conosce tutto di chi allena. Sa come si sente un giocatore, se sta bene o no, dove deve giocare e dove no... Il gol contro la Juve? Avevo il peso di tutto lo stadio addosso. Mi sono detto detto: e ora come la gioco? Guarda che non era facile eh? Stava uscendo Buffon che è enorme. Però dopo che ho fatto gol è stata una liberazione, una scarica di allegria. Sapevamo della rivalità con la Juve e di quanto fosse importante quella partita. Non avevo mai avevo vissuto un momento così. Dallo 0-2 al 4-2, la Juve che non capiva niente... Per un giocatore stare in campo con uno stadio così è bellissimo, vengono i brividi sulla pelle'.

    'Mi piacerebbe restare due-tre anni a Firenze, ma ancora non lo so - prosegue Joaquin -. Sto bene, sono felice, per ora tutto è perfetto. Non so se finirò la carriera in Spagna o a Firenze. Fra tre anni ne avrò 35... está bien (ride, ndr). Stiamo andando benissimo, però l'Europa League è molto lunga e difficile. Abbiamo iniziato bene, andiamo avanti passo dopo passo. Dovremo essere forti fisicamente e mentalmente. In campionato l'obiettivo è arrivare il più alto possibile, tra le prime tre-quattro della classifica. Dobbiamo approfittare del calendario, ora può essere favorevole. Stiamo crescendo, giocando e vincendo. Borja Valero? Che visione di gioco! Un radar, è incredibile. Un giocatore che è cresciuto con gli anni. Giuseppe Rossi? Un grandissimo giocatore, è tra i top in Europa come attaccante. Cuadrado? Fortissimo. Gioca un po' sempre con la testa bassa (ride, ndr) però credo che sarà un grandissimo giocatore. È veloce, rapido, diverte. Il perché del mio soprannome El toreador? È stato così fin da piccolo, fa parte della mia terra. Il toreador mi affascina, è un'arte in cui ti giochi la vita. Però è anche il lavoro più bello del mondo, tanto è rischioso, quanto è bello. Certo devi essere un poco loco'.

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