Fin dal momento di poco antecedente al sorteggio che ha poi accoppiato la sua Fiorentina al Siviglia, nella semifinale di Europa League che giovedì sera allo stadio Sanchez-Pitjuan vedrà il suo primo atto, aveva confidato ad amici e compagni di spogliatoio che in fondo lui se lo sentiva che avrebbero affrontato proprio i biancorossi iberici nel penultimo atto della seconda competizione per club a livello continentale. L’esterno offensivo viola Joaquin così potrà tornare nella città che lo ha lanciato nel grande calcio, anche se nella sponda opposta rispetto alla formazione guidata da mister Emery, ovvero il Betis Siviglia, e fare da Cicerone al resto del gruppo viola su come si possa uscire indenni da uno degli impianti calcistici più caldi a livello di tifo e inviolati, sul piano sportivo, della Liga. Il classe ’81 di El Puerto de Santa Maria non sta trattenendo in queste ore il suo grado di eccitazione sempre più crescente in vista dei primi 90’ contro Bacca ed il resto del Siviglia con tantissime le telefonate ricevute dal suo paese natio che gli hanno detto che tiferanno giovedì sera per la Fiorentina ma anche per chiedergli un biglietto omaggio per la partita. Una bella prestazione di Joaquin non solo ne rilancerebbe le quotazioni sulla scala internazionale, visto che è pur sempre un nazionabile della Furie rosse, ma convincerebbe forse il Betis a riprenderlo in maglia bianco verde già prima della scadenza naturale del contratto con il club gigliato che attualmente è fissata a giugno 2016.
