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    Fiorentina, Italiano: 'Vlahovic? Può capitare un periodo no. Bonaventura e Duncan, condizione incredibile'

    Fiorentina, Italiano: 'Vlahovic? Può capitare un periodo no. Bonaventura e Duncan, condizione incredibile'

    • Federico Targetti
    L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha preso la parola per presentare la partita di domani, in cui i viola faranno visita all’Udinese:
     
    Occasioni? “E’ un aspetto che la Fiorentina deve migliorare molto velocemente. Non si possono avere 5-6 palle gol e non concretizzarle. Essere concreti permette di mettere in difficoltà l’avversario e lavorare sulla partita in maniera diversa. Con una partita ammazzata nel primo tempo, non avremmo visto una simile reazione da parte dell’Inter”.
     
    Pregi e difetti? “Due giorni prima dell’Inter siamo venuti fuori nel secondo tempo, non era facile, e mi è piaciuto tanto quell’atteggiamento. Se devo tirare le orecchie alla squadra, dico che una volta che subiamo gol ci abbattiamo, e questo non va bene. Dobbiamo prendere il pallone e continuare a fare il nostro gioco. Davanti martedì avevamo i campioni d’Italia, una squadra che non ti perdona nulla. In questo momento ogni volta che concediamo un’occasione subiamo gol”.
     
    Giocatori bersagliati? “Non penso che siano falli chirurgici, è che abbiamo per tanto tempo la palla, e se i giocatori vengono tartassati da falli anche brutti è un dato che un po’ mi piace: determiniamo, siamo noi a comandare. Gonzalez ha fatto un errore, aveva ragione ma stavamo organizzando un forcing finale e ci è mancato. Penso che la strada e la mentalità siano quelle giuste, che permettono di uscire dal campo e dirci che potevamo vincerla”.
     
    Bonaventura? “Sta facendo le cose in maniera egregia, dosando anche le energie. E’ intelligente e si sta dimostrando un giocatore di qualità e caratteristiche importanti. Sta bene, soprattutto a livello mentale. I ritmi che abbiamo avuto nel primo tempo contro l’Inter si possono tenere per molto tempo, perché manteniamo noi le redini del gioco. E in quelle situazioni Jack è fondamentale”.
     
    Terza partita in una settimana? “E’ la più difficile, di solito. Uno cerca di arrivare lucido, con energie, e le rotazioni che ho fatto erano mirate ad arrivare a domani con la giusta intensità. Non recuperiamo Venuti e Castrovilli, ma i ragazzi sanno quello che devono fare. L’Udinese in casa ti mette in difficoltà se non giochi al 100%. I primi undici cercheranno di condurre la gara, poi i cinque cambi determineranno”.
     
    Attacco Udinese? “Ormai tutti i calciatori sanno leggere le difese avversarie, cambiano il loro modo di attaccare in relazione a chi affrontano. Deulofeu è capace di inventarsi qualsiasi cosa se gli concedi un metro, e i giocatori che ha dietro sono di una fisicità esagerata. Massima attenzione, subiamo gol e non va bene”.
     
    Pulgar? “Dopo il Genoa ha accusato un affaticamento muscolare, abbiamo cercato di tenerlo a riposo. Si è allenato ieri, è importante averlo al 100%. Torreira ha fatto 70 minuti di intensità e qualità, non è al massimo della condizione ma sta crescendo, ed è un calciatore che si fa sentire, è sveglio e dinamico. Poi ha fatto anche un mezzo assist a Vlahovic di testa, ci è venuto quasi da ridere: alla Fiorentina può succedere di tutto”.
     
    Equilibrio? “Dobbiamo crescere, veniamo castigati spesso alla prima occasione. Dobbiamo comportarci in maniera diversa in qualche break, in qualche situazione da gestire meglio come collettivo nella riconquista della palla. Basta sbagliarne mezza e subiamo gol, questo è quello che dice il momento”.
     
    Vita alla Fiorentina?
    “Fare l’allenatore di un gruppo nuovo in un ambiente nuovo ti cambia un po’ la vita. Io tengo sempre a lavorare bene per ottenere il massimo durante le partite. Mi preoccupa solo il bene della Fiorentina e che i miei giocatori rendano al massimo contro qualsiasi avversario. La città è stupenda e l’entusiasmo che sento è incredibile. E’ anche per alimentarlo che cerco di non lasciare nulla al caso. Mi è dispiaciuto non ottenere un risultato positivo contro l’Inter, i tifosi lo meritavano”.
     
    Vlahovic? “E’ normale che un attaccante viva per il gol e abbia la smania di concretizzare quando non arriva. Non è facile perché ci sono i vari Maksimovic, Skriniar, Palomino. Adesso tutti lo affrontano con le antenne dritte per 90 minuti. Viene coinvolto spesso nello sviluppo offensivo, e con l’Inter ha avuto tre o quattro occasioni, il che mi soddisfa. Un momento negativo può capitare, gli ho detto che il gol arriva anche quando meno te lo aspetti. Cercheremo di fargli arrivare più palloni, poi deve essere bravo lui”.


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    Duncan? “Un professionista esemplare. Lo conoscevo da avversario, sapevo delle sue doti importanti. Ho apprezzato anche l’aspetto umano e caratteriale, adesso è totalmente dentro quello che gli chiedo, parla e comunica coi compagni. E’ nella stessa situazione di Bonaventura, lo vedo contento e determinato. Ha fatto un gran primo tempo con l’Inter, non posso non accorgermi di lui e premiarlo”.
     
    Rotazioni in difesa? “In questo momento le partite ravvicinate sono servite anche per dare una chance a tutti, i principi sono noti ormai. Abbiamo subito gol a Roma e con l’Inter negli stessi modi, i difensori devono crescere ancora. Chi fa vedere che lavora viene premiato, è giusto così. Mi dispiace per Terzic, ma gli dico di non mollare, perché l’occasione arriva. Dipende dalla condizione, dall’avversario. L’importante è che tutti sappiano cosa fare”.

     
     

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