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    Fiorentina, Italiano verso Sassuolo: 'Vietato ripetere il primo tempo dell'andata. Ecco come sta la squadra'

    Fiorentina, Italiano verso Sassuolo: 'Vietato ripetere il primo tempo dell'andata. Ecco come sta la squadra'

    Questo pomeriggio il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano, alla vigilia della trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, ha partecipato alla consueta conferenza stampa. Questi i temi toccati:

    “C’è grande preoccupazione. Quel che sta succedendo è inconcepibile, violenza e guerra non possono far parte dell’umanità. Mi auguro che si trovi al più presto una soluzione. Abbiamo un calciatore russo in rosa, ma non abbiamo parlato di tutto ciò”.

    Come tenere la squadra concentrata sul Sassuolo prima della Juventus?
    "Non possiamo non permetterci di non avere la massima concentrazione in vista di domani, ci troveremo davanti una squadra fortissima e di talento. Propongono calcio vero, con grandi qualità, grazie alla guida di un tecnico di valore, Se non affronteremo la partita nella maniera giusta hanno le capacità per batterci. La concentrazione è totale verso il Sassuolo, alla partita contro la Juventus cominceremo a pensarci da domani sera".

    Che indicazioni ho dall'andata?
    "All’andata fu una partita bellissima, giocata da due squadre che cercano sempre di ottenere i tre punti. Siamo stati capaci di rimontare e di reagire. Loro arrivano da una vittoria che gli da fiducia, ma anche  per noi vale lo stesso. Sappiamo della forza del Sassuolo. E’ una squadra che se si esalta t mette in difficoltà. Noi cercheremo di limitarli e di creare loro dei pericoli per cercare di vincere”.

    A che punto è il mio percorso di crescita?
    "Non si smette mai di imparare e crescere, trarre insegnamenti da ogni situazione e da ogni errore. Il campo fa crescere il gruppo, le informazioni che ti dà e come reagiscono a determinati stimoli. Dall'inizio di questa avventura sono cambiato, ogni settimana. Tante convinzioni le ho accantonate, altre modificate e ogni giorno c'è qualcosa da mettere a posto. Pure nella comunicazione, giusto comunicare coi tifosi e la gente, che vengano rispettati. Sapete cos'è successo in passato e se sbaglio, alzo il braccio e chiedo scusa. Non si è mai troppo vecchi per imparare e commettere meno errori possibili".

    I venti minuti di inizio ripresa sono riproponibili?
    "Ho rivisto la partita di andata, a caldo hai una visione diversa. Con calma e razionalità guardi la partita e l a inizi a vedere in maniera diversa., Prima del loro vantaggion, avevamo avuto tante occasioni per passare in vantaggio, mentre loro poi sono riusciti a sfruttare le uniche due occasioni. Poi però abbiamo avuto una reazione nel secondo tempo, dettata dall’apporto del nostro pubblico e da un furore straordinario, che ci ha permesso di fare una rimonta fantastica. Non fossimo rimasti in dieci, potevamo creare ancora difficoltà. Però nel secondo tempo ho visto fuoco negli occhi, un ardore di arrivare al risultato che mi ha impressionato e vorrei in ogni partita. Ci si può provare".

    Torreira come sta?
    "Lucas ha subito questa brutta botta con l'Atalanta, e negli ultimi giorni ha lavorato a parte. Adesso avremo impegni molto ravvicinati, vedremo come gestire le forze perché dovremo essere tutti al 100%".

    Indicazioni sul centravanti?
    "Abbiamo avuto necessità di inserire subito il nostro terminale offensivo. Piatek è arrivato una ventina di giorni prima di Cabral. Il polacco è in grandissimo vantaggio perchè conosce il campionato, la lingua, gli avversari. E’ stato bravo a sfruttare questa conoscenza ed è in vantaggio per questo. Cabral sta lavorando fortissimo, davanti ha un attaccante che continua a far gol, ma il momento arriva per tutti. E’ ancora giovane, quando avrà ultimato il suo ambientamento totale farà vedere il suo valore”.
     
    Quanto manca a  Ikonè per essere titolare?
    "E’ arrivato in un reparto dove i suoi compagni stavano facendo molto bene, sette mesi avanti a lui per quanto riguarda il lavoro. E un ragazzo di estrema qualità, bravo nell’uno contro uno, funzionale per il nostro gioco e con molta esperienza. Non c’è fretta, soprattutto perchè non ce n’è bisogno. Serve calma. Sia lui che Cabral sono giocatori di qualità. Quando arriverà la loro opportunità sapranno sfruttarla”
     
    Se Gonzalez e Sottil sono ormai una garanzia sugli esterni? 
    "Mi è successo poche volte in carriera di non sostituire gli esterni, però avere giocatori pronti in mezzo al campo ha dato l'opportunità di non lasciare il pallino del gioco all'Atalanta. Gli esterni con me devono lavorare finché hanno possibilità e soprattutto energie: non devono gestirsi, ma dare tutto finche ne hanno. Ecco perché ne dobbiamo avere tanti a disposizione. Senza dubbio lloro due stanno dimostrando di potersi guadagnare un minutaggio elevato rispetto agli altri ma ho sempre ripetuto che questa squadra gioca con tre attaccanti, non solo uno: mi auguro che si possa concretizzare di più in fase realizzativa. Stiamo creando, se riusciamo a mettere dentro qualche pallone in più e aumentiamo in zona gol, qualche soddisfazione in più possiamo togliercela".

    Qual è la situazione portieri?
    Avete visto tutti quello che è successo, Dragowski è tornato quello di prima. Non dobbiamo sbagliare sotto l'aspetto fisico e mentale, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte perché dobbiamo terminare bene. Il dubbio me lo tengo per stanotte.
     
    Se mi inorgoglisce Sassuolo-Fiorentina presentata come sfida del bel gioco?
    "In Italia penso ci siano tutte squadre che propongono, anche se con idee diverse. Sono anni che il Sassuolo continua a fare questo, abbiamo momenti di cui vorrei fare a meno ma sta a noi essere perfetti. Importante dare soddisfazione a chi viene a vederci, è anche un nostro dovere".

    Ha cambiato idea sui rigoristi?
    "Il discorso è il solito. Bisogna cercare di sfruttare il rigore a favore, è un'opportunità enorme per la squadra e va sfrutta. Chi tira deve essere concentrato e deciso, e come ho già ripetuto non voglio scenate: in rifinitura li provano in tre-quattro, l'unica cosa che chiedo è che la palla in mano la prenda chi se la sente. Su questa cosa mi auguro di non discuterne più, perche penso che sia fiato sprecato. Dobbiamo prendere il pallone e fare gol".
     

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