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    Fiorentina, Italiano: 'Le critiche fanno male, non ci si ricorda di niente. Non c'è memoria, i fischi...'

    Fiorentina, Italiano: 'Le critiche fanno male, non ci si ricorda di niente. Non c'è memoria, i fischi...'

    Il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il successo contro gli Hearts: "Oggi, sotto l'aspetto mentale, ero curioso di vedere i ragazzi perché venivamo da uno 0-4, da uno stadio rimasto non contento della prestazione. I ragazzi hanno reagito come sempre a queste difficoltà. Siamo andati in gol su palla inattiva, hanno segnato gli attaccanti, abbiamo sbloccato la partita e l'abbiamo indirizzata ricordando che non esistono partite facili. In queste competizioni non si deve sottovalutare nessuno. Oggi è stata una giornata positiva. Sono felice per le reazione dei ragazzi perché venivamo da un non bel momento".

    Ora cosa serve per trovare la continuità in campionato?
    "Continuare a lavorare e credere in quello che si fa. Ho chiesto questo ai ragazzi: mai perdere di vista la nostra identità, quello che facciamo in settimana, quello che ci ha permesso l'anno scorso di toglierci tante soddisfazioni. Se abbandoniamo questo ci snaturiamo e non siamo noi stessi. Contro la Lazio hai visto moralmente come siamo usciti dal campo e reagire in questo modo vuol dire che i ragazzi hanno orgoglio e oggi l'hanno buttato in campo".

    Il rigore?
    "Continuiamo a non essere freddi e lucidi dal dischetto. Ne abbiamo sbagliati troppi. Nico  era il rigorista designato e dal momento che è in campo deve tornare in campo. Deve servire a lui, il ragazzo è stato sfortunato, iniziamo a dargli minuti, grande fiducia. E' un giocatore che ha caratteristiche diverse dai compagni e serve dargli quello smalto e quella carica che gli serve".

    I problemi principali del doppio impegno?
    "Il recupero. C'è troppo poco tempo per preparare le partite. Spesso sono partite con alta intensità e dispendio di energie. Spesso si fa fatica ad arrivare al turno di campionato al 100%. In più perdi allenamenti. Ma le partite ti aiutano a guadagnare quello che non fai in settimana. Poi incontri squadre fisiche che ti danno filo da torcere. L'esperienza l'abbiamo voluta a tutti i costi e ce la godiamo".

    Le critiche?
    "E' un qualcosa che devo dire la verità fa male. Non c'è memoria, non ci si ricorda di niente. E' chiaro che si guarda a quanto accade nell'immediato. Purtroppo è così. Ci sono abituato. Bisogna convivere con questo che fa parte del nostro mestiere. Sempre a testa alta, credere in quello che si fa, non mollare mai e cercar dei far ricredere qualcuno che perde quella fiducia e quell'entusiasmo. Come ci siamo detti con i ragazzi, cercare di ribaltare quei fischi che nell'ultima gara hanno fatto male a tutti e oggi abbiamo reagito bene".

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