Calciomercato.com

  • Getty Images
    Fiorentina, Italiano: 'Grande rispetto per gli arbitri, sostengo i miei calciatori e non faccio polemica' VIDEO

    Fiorentina, Italiano: 'Grande rispetto per gli arbitri, sostengo i miei calciatori e non faccio polemica' VIDEO

    • Federico Targetti
    L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida tra il suo presente e il suo passato, ovvero tra Fiorentina e Spezia: queste le sue dichiarazioni. 

    e74d2b97-197d-4c56-8707-a578bc4430c6
     Affrontare il passato? “Non è una partita come le altre, per quei due anni in cui ho conosciuto un ambiente fantastico e persone stupende. A livello emotivo non è facile, ma si scende in campo per ottenere le vittorie. Per 95 minuti sarò avversario dello Spezia, ma al di fuori del campo non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello di essere nemico di questa gente. Quanto al campo, non mi sono mai posto il problema se lo Spezia continui o meno a proporre qualcosa di mio. Domani per noi è una partita che ci dà la possibilità di rimediare alla sconfitta di Roma”.
     
    Rabbia dopo la Lazio? “Sto iniziando a non accettare certe sconfitte a parer mio immeritate. 5 sconfitte su 10 partite sono troppe, alcune arrivano e fanno migliorare, altre mi fanno andare in bestia. La partita di mercoledì faccio fatica a digerirla, se non puoi vincere non è detto che tu debba perdere. Adesso giochiamo in casa, io temevo sempre le trasferte di Firenze e vorrei che tutti gli avversari facessero lo stesso. Imporremo sempre la nostra personalità mentre cerchiamo di migliorare tanti aspetti”.
     
    Preoccupazioni? “Uno dei nostri obiettivi era quello di gestire la palla per più tempo durante le gare. Abbiamo il secondo dato più alto in Italia sul possesso palla, questo contribuisce alla classifica che abbiamo. Quando la palla attraversa l’area piccola per cinque o sei volte, quando si arriva a ridosso dell’area di rigore si è già pericolosi, il tiro in porta è una logica conseguenza sulla quale dobbiamo credere di più. Con un po’ più di furore e di convinzione non avremmo perso 1-0 le ultime due trasferte. La responsabilità non ricade solo sul centravanti, noi attacchiamo con un tridente ma in generale con tanti giocatori”.
     
    Castrovilli? “Ha caratteristiche diverse rispetto ai suoi compagni di reparto, ha cambio di passo e presenza in area, ma anche lui deve pretendere di più da se stesso. Accontentarsi del minutaggio che aumenta non va bene, perché chi ha nelle corde certi colpi deve essere più esigente. L’infortunio è stato brutto, ma siamo qui a dargli una mano. Deve incidere di più, lo vorrei sempre decisivo”.
     
    Bonaventura? “Ha sempre giocato, gli ho dato un tempo di riposo perché abbiamo tre partite in una settimana. E’ l’unico centrocampista che è andato in gol, ha qualità e lo ha dimostrato. Vale lo stesso per lui, deve pretendere di più. Dobbiamo cercare di aumentare le nostre percentuali con i giocatori di classe come lui. Stiamo crescendo dal punto di vista difensivo, percepiamo il pericolo e siamo bravi sulle marcature preventive”.
     
    Calendario? “L’unica difficoltà che trovo è il non poter preparare nel dettaglio le singole partite, a volte devi studiare tutto in un solo allenamento e c’è chi non riesce a recuperare per bene. Ormai è un’abitudine, tutte le volte che venivamo da una vittoria non siamo riusciti a godercele per una settimana intera”.
     
    Saponara? “Ha stretto i denti già prima del Cagliari, il dolore non gli ha permesso di iniziare poi con la Lazio. Non è al 100%, anche se negli ultimi giorni sta migliorando. Spero riacquisisca una condizione simile a quella che ha messo in campo contro i sardi. La prova dei tre davanti determina quella della squadra. Il secondo gol è stato costruito con qualità e con la partecipazione di tutto il tridente. Sono convinto di quello che dico perché lo vivevo quando facevo il calciatore”.
     
    Ritmi? “Se si vuole competere con le squadre che abbiamo davanti, bisogna spingere sempre al massimo. Altrimenti, è chiaro che poi gli altri hanno qualcosina in più. In questo momento meritiamo la classifica che abbiamo, ma le partite non si possono chiudere in vantaggio a venti minuti dalla fine. Va bene anche rischiare di andare fuori giri, se questo vuol dire cercare di competere al massimo delle nostre possibilità. Il pericolo è sempre in agguato, non dobbiamo sottovalutare nulla e men che meno questo Spezia”.
     
    Polemiche allenatori-arbitri? “Io non sono mai stato espulso, ho grande rispetto per la classe arbitrale e non sopporterei mai di abbandonare la mia squadra nel corso della partita e per quella dopo. Penso più a sostenere i miei giocatori che a fare polemica. Si può non essere d’accordo, ognuno si comporta come vuole ma personalmente porterò avanti la mia linea per sempre. Poi se mi danno contro cinque rigori inesistenti posso sbroccare anche io…”
     

    Altre Notizie