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    Fiorentina, Italiano alla vigilia del derby: 'Dopo la pausa è sempre difficile, Cabral dal primo minuto. Emergenza sulla fascia destra' VIDEO

    Fiorentina, Italiano alla vigilia del derby: 'Dopo la pausa è sempre difficile, Cabral dal primo minuto. Emergenza sulla fascia destra' VIDEO

    Questo pomeriggio il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano, alla viglia della sfida di domani contro l’Empoli, ha partecipato alla consueta conferenza stampa. Questi i temi trattati: 


     
     "Siamo cresciuti e mi auguro di poterlo confermare anche domani. E’ chiaro che è passato tanto dalla gare di andata: avevamo fatto un ottimo primo tempo e con 7/8 minuti di blackout abbiamo vanificato tutto. É dispiaciuto molto a tutti perché fu una prestazione di livello, ma alla fine fu un risultato negativo.
     
    Sulle insidie della partita di domani: "Vediamo domani se siamo cresciuti, l’abbiamo preparata molto bene: sappiamo come gioca l’Empoli, come sviluppa le trame di gioco. Tornano i nazionali e s sapete come abbiamo passato quest’ultima settimana: lavorare 15 giorni senza il gruppo al completo non ti permette di lavorare su cose che vorresti perfezionare, ma è così. L'abbiamo preparata in due giorni e cercheremo di fare il meglio possibile. Cercheremo di far nostra la partita in qualsiasi modo”.
    Un commento anche sull'eliminazione dell'Italia dal Mondiale: "Per quanto riguarda la nazionale c’è tanto dispiacere: la seconda assenza ai mondiali fa male. Ho visto tutto il percorso, i ragazzi hanno sempre dato il massimo ma è normale che poi possono esserci anche episodi ed eventi sfortunati. Credo sia difficile da mandare giù, ma è il calcio. Per quanto riguarda noi ne abbiamo tanti che hanno la qualificazione e andranno al mondiale, sono arrivati felici e spero lo ripropongano domani".
     
    Sugli errori da non ripetere: “Perdemmo concentrazione negli ultimi minuti, avevamo la partita in pugno e avevamo concesso poco. Dopo una pausa e non essere stati insieme per 15 giorni serve attenzione al massimo, prestare attenzione all'Empoli che ha vinto molto fuori casa e cercare di arginare quello che concederemo. Temo la loro concretezza davanti, ma arriviamo da una grandissima prestazioni a San Siro e dobbiamo arrivare con consapevolezza. Mi auguro di vedere una Fiorentina arrembante".
     
    Su come sta Cabral: “Cabral da quello che vediamo, dai dati che riceviamo è in crescita. Domani credo che sarà della partita ed è giusto che domani dimostri di essere un giocatore da Fiorentina. Uno che ha qualità per essere un giocatore importante. Per me un giocatore di 24 anni è ancora giovane: ha tempo per crescere, durante gli allenamenti, e diventare un giocatore importante. Cercheremo di metterlo nelle condizioni migliori.
     
    Sugli elogi di Fabio Capello: "I cambiamenti ci sono stati, hanno portato anche ad un Europeo vinto. Si è voltata pagina, si è data fiducia a giovani forti e di qualità. Rimane un dato di fatto essere campioni d'Europa ed il dispiacere di non essere andati al Mondiale ti porta a parlare di situazioni da correggere, ma si sta facendo. Ognuno ha le sue idee, si può essere più veloci, più verticali, più palleggiatori, ma si erano fatti grandissimi sforzi già. Si può sempre crescere, mettere innovazioni e si deve lavorare per quello. Non ci possiamo mai fermare, mai pensare di essere più bravi e dobbiamo aggiornarci sempre. Chi è in Nazionale cercherà di farlo perché è giusto questo. Le parole di Capello mi hanno fatto piacere, anche perché lui è un mostro sacro e mi stimola a dare sempre di più, a continuare con quello che stiamo proponendo, ma mai adagiarsi perché gli altri cercano di fare sempre qualcosa in più di te".
     
    Se questa squadra merita o meno l’Europa: “Ho la convinzione che ad oggi potevamo avere qualche punto in più. Per tutto quello che abbiamo proposto, in primis un modo di stare in campo diverso ed il coraggio... Occorre sapere in che ambiente si va a lavorare, quali sono le abitudini e la richiesta che ti dà dove sei e dove ti trovi. Questa piazza con questi tifosi, questa passione, con tutto questo amore ha bisogno di vedere una squadra che propone, che fa felici i suoi tifosi, che gioca ed è il primo discorso che ho fatto alla squadra. Ci prendiamo dei rischi, possiamo prendere dei gol, rincorriamo, ma ognuno lavora per quello che vuole esprimere. Questo coraggio ci ha portato a lavorare per un obiettivo che è quello delle prime 8 della classifica, crediamo ancora di poter raggiungere un posto importante e qualificarsi alla finale di Coppa Italia, ma sempre con le nostre peculiarità. Non si vedrà una Fiorentina diversa perché crediamo in quello che stiamo proponendo".
     
    Sulla scelta di essere rappresentato da Ramadani: “Chiaramente qui sto bene, ho un contratto e non cambia niente. Ho dei consulenti che mi stanno vicino per cercare di migliorare e di essere sempre all'altezza della situazione. Penso solo a vincere più partite possibili delle 9 rimaste".
     
    Squadra che potrebbe lasciare un posto alla Fiorentina: "E’ dall’inizio dell’anno che galleggiamo in quella zona di classifica, rimaniamo sempre punto a punto e sarà così fino alla fine. Chi avrà più continuità, più equilibrio e cercherà di vincere di più otterrà qualcosa di importante. Per noi sarebbe la ciliegina, ma si possono sempre fare dei capolavori e vedremo se siamo riusciti a farli".
     
    Un commento sulla data del recupero con l’Udinese: "Il 27 aprile era una dato dove si è trovato l'opportunità di collocare la gara. Per me non falsa nulla, sono sempre 3 punti e chi vuole arrivare in determinate posizioni non può pensare che cambi qualcosa. E' un'altra partita che giocheremo in casa e per rimanere attaccati dovremo cercare di vincere anche quella".
     
    Su le problematiche che può portare la sosta delle Nazionali: "Non puoi preparare una partita dal niente. Noi siamo nati 8 mesi fa, non ci conosciamo da anni, l'allenatore è qui da 8 mesi e lavorare e preparare bene le partite con una settimana tipo o avere tutti a disposizione è diverso da prepararla in 2 giorni con giocatori che arrivano stanchi e con la necessità di cambiare quel tipo di pensiero. Ci sono difficoltà che abbiamo palesato, cerchiamo di limitarle, dobbiamo adeguarci, ma forse abbiamo avuto un giorno in più delle altre volte. Abbiamo cercato di mettere dentro tutto della sfida con l'Empoli, ma prima di una gara sono sempre preoccupato, mai ho pensato di vincere prima di giocare. Dovranno pensare a farmi stare anche più tranquilli".
     
    Se l’Empoli di Andreazzoli è la peggior squadra da affrontare in quest momento del campionato: “Soprattutto perché non l'hai potuta preparare bene ed è un sistema di gioco che ti mette in difficoltà, che ti fa cambiare modo di pressare e hanno il trequartista che innesca le punte ti mette in difficoltà. Non vincono da tanto, ma propongono e noi in due allenamenti abbiamo dovuto preparare tutto quello che porta una partita del genere. Vedremo se siamo cresciuti, maturati e se vinceremo la partita.Odriozola non sta bene e sarà out anche per domani. Abbiamo Venuti che da fiorentino terrà botta su quella fascia, e mi auguro che sia uno dei protagonisti della partita”. 
     
    Sulla situazione di forma di Ikonè: "Ikone è sempre stato messo in campo da quando è arrivato. Uno che arriva ai 16 metri dalla porta sono convinto che prima o poi gli si innesca qualcosa di diverso dal non essere concreto. Dopo San Siro gli chiesi se avesse potuto dribblare Handanovic, ma non ci è riuscito. Era più triste di me, ma i gol li farà. Si renderà conto che deve sfruttare le occasioni, ci sbloccheremo e me lo auguro perché dobbiamo far gol e vincerne tante".
     
     
     

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