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Fiorentina-Inter, malore per Bove: Dumfries il primo di accorgersene, le lacrime dei compagni e l'intervento tempestivo di Cataldi
Un malore, del quale si accorge subito Dumfries. Immediata la reazione da parte dell'olandese e di Hakan Calhanoglu, appena vicino. Chiamano subito lo staff medico viola, che è tempestivo. Gosens e Cataldi si gettano su Bove, insieme a uno dei medici, ed è proprio Cataldi che gli toglie la lingua dalla gola, per evitare il soffocamento.
CATALDI INTERVIENE PER EVITARE IL SOFFOCAMENTO
Sul volto dei giocatori e di Doveri si legge il terrore: Comuzzo, consolato da Bastoni, e Colpani sono in lacrime, Dodo si allontana per la paura di dover assistere a qualcosa di terribile. La maggior parte dei calciatori di Fiorentina e Inter capiscono il momento e si mettono subito intorno a Bove e ai medici, fanno fa scudo, coprono la visuale. Lo proteggono. Una scena già vista il 12 giugno 2021, durante Danimarca-Finlandia, quando Eriksen si accasciò a terra per un arresto cardiaco.
In campo c'è apprensione, tensione, nervosismo. Doveri, quasi in ginocchio, è visibilmente scosso. Mandragora, Dimarco e Ranieri corrono verso l'ambulanza, che è piazzata a bordo campo, sotto la curva Ferrovia, chiedono l'intervento, ma Bove è già stato caricato sulla barella, che si sta muovendo proprio in quella direzione. Sugli spalti cala il gelo, mentre il ragazzo classe 2002 viene trasportato verso il vicino ospedale Careggi.
La partita viene ufficialmente rinviata a data da destinarsi, i giocatori rientrano negli spogliatoi, tra le lacrime. Il direttore sportivo Pradé e il direttore generale Ferrari partono per l'ospedale, dove arriva anche la famiglia di Bove. Tutti aspettano notizie, le prime sono positive. "E' vigile e cosciente".
Secondo quanto scrive l'Ansa Bove, prima di sentirsi male, aveva preso una botta fra il torace e la milza, dopo uno scontro di gioco. Di lì a poco si era cambiato la maglia, restando per qualche secondo a torso nudo. Stando alle indiscrezioni si sarebbe rivolto di li a poco alla propria panchina per rivelare di avvertire qualche capogiro, poi il malore