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    Fiorentina in Sudamerica: 5 cose da rivedere dopo l'esordio

    Fiorentina in Sudamerica: 5 cose da rivedere dopo l'esordio

    • L.C.
    Giornata di spostamenti oggi per la Fiorentina in  territorio sudamericano visto che la rosa di convocati per la Coppa Euroamericana da parte del tecnico Vincenzo Montella è volata da Buenos Aires a San Paolo, ovvero dall’Argentina al Brasile, dove i gigliati saranno impegnati mercoledì sera (notte fonda in Italia) contro il Palmeiras, nel secondo impegno della tournèe oltreoceano per Pasqual e compagni. Elogiato pubblicamente dall’allenatore viola lo spirito di squadra e di sacrificio visto contro l’Estudiantes, lo stesso Vincenzo Montella ha fatto il punto nelle ultime ore con il suo staff su alcune cose rivedibili piu’ di altre dalla gara andata in scena sabato scorso. Ecco le piu’importanti:
    Tatarusanu e le uscite: il portiere rumeno ha mostrato nella gara contro l’Estudiantes soprattutto limiti su palle alte e situazioni di punizione e calci d’angolo contro. La difficoltà della lingua oltre ad alcuni problemi fisici vissuti negli ultimi giorni di Moena, hanno reso la sua prova da titolare allo stadio ‘Unico’ di La Plata ancora non sufficiente.
    Piccini-Vargas ed i cross: Montella ha perso la pazienza piu’volte nel corso della gara per l’incapacità degli esterni nel 3-5-2 di mettere palloni invitati in area, capaci di servire non solo le due punte ma anche gli interni di centrocampo. Troppo egoismo sia del peruviano che dell’ex di Spezia e Livorno, nonostante la buona volontà.
    Borja Valero ed una condizione fisica deficitaria: lo spagnolo è apparso assai lontano dalla condizione migliore, con un finale di gara a livello personale in crescendo, ma con anche tanti, troppi errori in fase di disimpegno della palla e di conclusione a rete
    Mario Gomez-Bernardeschi mancato affiatamento: a fronte di un assist del giovane classe ’94 per il bomber tedesco, con il gol che poi ha deciso la gara contro l’Estudiantes, Montella nel post partita ha sottolineato come l’intesa fra i due sia ancora lontana dall’essere perfetta, con l’ex Crotone
    Wolski-Vecino-Bakic scarsa crescita: il primo da titolare viene risucchiato nelle giocate dal centrocampo avversario; il secondo si mangia un gol clamoroso, mentre il terzo rimane in panchina, insieme al solo Neto. La mancata crescita di tre elementi arrivati nell’ultimo anno e mezzo, oltre all’empasse per la vicenda Aquilani, portano Montella ad essere preoccupato numericamente sul reparto di centrocampo.

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