Fiorentina, Ilicic: non chiede scusa ma cerca pace coi tifosi
L.C..
Una lunga seduta di allenamento fra campo e palestra ha caratterizzato il lavoro della Fiorentina di ieri che ha ripreso con le sedute al centro sportivo dopo due giorni di stop post sconfitta casalinga contro il Napoli di domenica scorsa. L'ultimo a lasciare proprio la struttura dove la squadra gigliata solitamente prepara le proprie gare, in zona stadio Franchi, è stato il fantasista Josip Ilicic che ha avuto un lungo colloquio con il d.s. gigliato Daniele Pradè. Al centro della chiacchierata la comunicazione da parte di uno dei due uomini che si occupano del mercato in casa viola al classe '88 sloveno della multa che l'ex di Palermo e Maribor dovrà pagare in seguito al brutto gesto irridente fatto dal partner offensivo di Babacar domenica scorsa nei confronti dei tifosi che lo hanno fischiato al momento della sua uscita dal campo: dito indice davanti alla bocca e poi fascia di lutto al braccio gettata a terra. Ilicic non ha potuto che prendere atto del provvedimento, che è scattato automaticamente visto che tali sanzioni sono previste dalle Fiorentina rules, regole di comportamento che sono segnalate anche sul sito ufficiale gigliato e pur pentito per il gesto compiuto nell'ultimo turno casalingo, non ha al momento deciso di chiedere scusa attraverso una nota ufficiale, visto che non è possessore di profili di social network dove poter provvedere in prima persona. Pur abbattuto e sicuramente ancora scosso per i fatti di domenica, Ilicic ha però voluto dare un grande segnale di distensione verso i tifosi gigliati, fermandosi con la propria auto, prima di lasciare la zona di Campo di Marte, per firmare foto ed autografi ai circa 50 supporters viola che ieri attendevano i giocatori della rosa di Montella all'esterno del centro sportivo. La sua lunga rincorsa per ricucire l'attuale strappo fra sé e la piazza di Firenze è molto lunga ma lui vuole provare a dimostrare con i fatti che i gesti compiuti contro il Napoli erano solo uno sfogo momentaneo e non una mancanza di rispetto assoluta verso tutta la tifoseria della Fiorentina.