Archiviata la sempre attesissima sfida con la Juve che nonostante il mancato bis dell’impresa di un anno fa ha comunque soddisfatto società e tifosi viola (Andrea Della Valle da questo punto di vista è stato chiaro) la Fiorentina da qui a Natale cercherà di difendere il più possibile la continuità appena ritrovata: in campionato è reduce da due vittorie in trasferta e dallo 0-0 casalingo di venerdì scorso con la capolista, sette punti conquistati che le hanno permesso di compiere alcuni importanti passi verso una classifica che maggiormente si addice alle sue ambizioni e alle aspettative della proprietà e della tifoseria. Certo, come ha ammesso Montella giusto qualche giorno fa, la concorrenza si è fatta più folta e agguerrita e sarà anche solo lottare per un piazzamento in Europa League, figurarsi per il terzo posto. Ma è anche vero che le rivali non paiono al momento così irresistibili. E dunque la battaglia si conferma aspra ma anche aperta. Sempre il tecnico viola, dopo lo 0-0 con la Juve (da segnalare che da quando lui siede sulla panchina della Fiorentina ha sempre fermato i bianconeri in campionato al Franchi ottenendo fin qui due pari a reti bianche e il successo con super rimonta per 4-2), ha ammesso con franchezza: "Le ultime due gare che ci aspettano prima della sosta natalizia potranno dire molto sulla nostra stagione". Tradotto: anche lui ha ricominciato a credere alla possibilità della sua squadra di inserirsi di nuovo nella lotta per la zona-Champions. Per riuscirci scrive il quotidiano Il Tirreno dovrà vincere domenica a Cesena e aggiudicarsi una settimana dopo il derby con l’Empoli, una delle squadre che gioca il migliore calcio di tutta la Serie A. Nel mezzo c’è l’ultimo impegno della fase a gironi di Europa League contro la Dinamo Minsk: i viola sono già qualificati al primo posto, la gara di domani servirà a testare questi giocatori bisognosi di mettere benzina nelle gambe, a partire da Marko Marin.