Fiorentina: le condizioni di Bernardeschi, Pasqual e Rossi
L.C.
Il lunedì gli è servito per riprendersi dal fuso orario, ora invece Pepito inizierà a fare sul serio. Dopo quasi 3 mesi di assenza infatti, Rossi tornerà ai campini per iniziare la fase due della sua riabilitazione: insieme al suo fisioterapista di fiducia Luke Bongiorno, il fuoriclasse viola lunedì sera ha incontrato il medico della Fiorentina Paolo Manetti per metterlo al corrente del lavoro fatto a New York e per stilare la tabella di lavoro dei prossimi 30 giorni. Quel che è certo è che Giuseppe lavorerà per il momento soltanto in palestra, con l’obiettivo di tonificare i muscoli e togliersi di dosso quei 2-3 kg di troppo sottolineati anche dalle battute di Vincenzo Montella. Possibile che nella palestra del centro sportivo viola Pepito incroci anche Pasqual, un altro degli infortunati che si rivedrà solo nel 2015. Il capitano proprio ieri ha svolto nuovi accertamenti che per fortuna hanno escluso lesioni tendinee, ma che allo stesso tempo hanno confermato la lesione di secondo grado all’adduttore della gamba destra: tra 2 settimane sono in programma ulteriori esami, ma a questo punto (considerando anche la lunga pausa di campionato per le festività) è impensabile che Pasqual possa rientrare prima dell’Epifania. Giuseppe Rossi a Natale tornerà negli Usa per il controllo dal professor Singleton che lo operò lo scorso 5 settembre: se il chirurgo sarà favorevole, da gennaio Pepito tornerà a correre sul campo sognando il grande rientro. E siamo a Bernardeschi. Proprio oggi scrive il quotidiano il Corriere fiorentino il talento cresciuto nella Primavera si toglierà i punti dell’intervento alla caviglia, cosa che fin da subito gli permetterà di iniziare la riabilitazione in piscina: Berna scalpita e, anche se consapevole che i tempi saranno lunghi, cominciare a tonificare i muscoli lo aiuterà a pensare positivo. Infine Lupatelli. Il terzo portiere della Fiorentina soffre da tempo di una lussazione alla spalla e visto che il dolore non è stato ancora del tutto sconfitto, l’ipotesi di un intervento chirurgico sta prendendo sempre più campo.
