Fiorentina: il mercato ha fatto dimenticare il passato
I risultati sono parte essenziale del gioco del football: verità banale, si dirà, ma dietro questa sentenza si possono nascondere tante altre sfumature. I punti raccolti dalla Fiorentina sono tanti e tutti guadagnati e meritati sul campo, ma celati dai successi ci sono anche operazioni di mercato che avevano lasciato perplessi in molti e che invece, alla prova del rettangolo verde, hanno dato frutti in serie: la vena realizzativa di Kalinic, la solidità e la corsa di Blaszczykowski, il dinamismo di Vecino, l'efficacia di Astori, solo per citarne alcuni. Per tanti arrivi sono corrisposte tante partenze, alcune dolorose, altre passate sotto traccia. I nomi più caldi erano senza ombra di dubbio quelli di Salah, Neto, Savic, Joaquin e Mario Gomez.
Mohamed Salah, devastante nei primi mesi fiorentini, ha fin qui raccolto 7 presenze, condite da 3 gol e 1 assist con la Roma: prestazioni positivissime alternate ad altre ben meno esaltanti, con l'egiziano che ha dimostrato di avere mezzi indiscutibili ma anche limiti sotto il profilo della continuità.
La scelta di Neto, fin qui, va etichettata sotto il profilo del 'non giudicabile': una sola presenza, nel pareggio con il Frosinone, e poi solo panchina, al punto che il portiere brasiliano è stato ignorato dalla Seleçao nel match con il Cile per le qualificazioni al Mondiale. Il caso di Stefan Savic è a dir poco paradossale, simile numericamente a quello di Neto ma con ben altri contorni: il montenegrino ha giocato 90 minuti in stagione, contro il Getafe, sedendosi poi in panchina negli altri 8 match ufficiali giocati dall'Atletico Madrid: la coppia centrale titolare di Simeone è inequivocabilmente quella composta da Gimenez e Godin, e per l'ex Viola e Manchester City non sarà semplice conquistare un posto, nonostante l'importante investimento dei Colchoneros su di lui.
Joaquin, messosi a disposizione dalla 3° giornata di campionato nel Betis, è partito titolare in quattro occasioni, con un gol ed un assist: la scelta di cuore, fin qui, ha portato anche a buoni risultati sul campo, con i biancoverdi al 7° posto in classifica con 11 punti. Mario Gomez, infine, ha ritrovato gol e sorriso: contro Basaksehir, Fenerbahce ed Eskisehirspor sono arrivate tre doppiette che hanno trascinato il Besiktas al primo posto in classifica, a +2 su Galatasaray e Fenerbahce.
Nel computo tra rendimento dei partenti e dei nuovi arrivati, insomma, la Fiorentina pare averci guadagnato e sulla bilancia il piatto pende positivamente: un'inversione di tendenza clamorosa rispetto alle previsioni di inizio stagione.