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    Fiorentina, da barzelletta a regina del mercato

    Fiorentina, da barzelletta a regina del mercato

    • Luca Cellini

    Dove eravamo rimasti? Circa 24 mesi fa la Fiorentina era in piena difficoltà dal punto di vista tecnico: i toscani stavano arrancando in media-bassa classifica ed erano alla ricerca di un nuovo bomber che potesse sopperire alla partenza di chi l'aveva trascinata all'apogeo tecnico della sua storia recente: Alberto Gilardino.

    L'attaccante originario di Biella, dopo essere stato corteggiato dalla Juventus, decise di andare a giocare nel Genoa, lasciando i tifosi della Fiorentina quasi in braghe di tela. Nessuna sorpresa per chi, ai tempi, si occupava del mercato viola, consci di come Gilardino si fosse legato ad un gruppo di procuratori poco raccomandabili.

    La Fiorentina decise di puntare su Amauri che arrivò in Toscana con molte difficoltà: l'italo-brasiliano infatti fu convinto solo dopo un lungo tira e molla (Amauri non aveva grandi alternative e alla fine accettò). Quella dell'ex Juventus con la maglia viola fu una toccata e fuga: la fortuna volle che la Fiorentina venisse sconfitta sonoramente dalla Juventus per 5-0 in casa, segnale che portò ad una svolta interna in società.

    Dall'avvento del neo d.s. gigliato Daniele Pradè, in coppia con il d.t. Macia, la famiglia Della Valle è tornata a godere di stima e rispetto, non solo in campo nazionale ma anche e soprattutto all'estero: un esempio è come la Fiorentina sia stata elogiata da Pep Guardiola per il proprio modo di giocare.

    Sul mercato i viola sono diventati regina del mercato: Borja Valero, Gonzalo Rodriguez, Cuadrado, ma anche Mario Gomez e Pepito Rossi, sono solo alcuni nomi dei colpi messi a segno (senza sborsare cifre enormi) dalla dirigenza viola. Questi giorni sono serviti per stringere nuovamente rapporti con quelle società con cui in passato c'erano state alcune frizioni e consolidare rapporti con procuratori che erano stati dipinti come nemici. Matri infatti è arrivato da quel Milan con cui la scorsa estate, per l'affaire Ljajic, c'erano state frizioni con tanto di tweet polemici del vicepresidente Panerai contro l'amministratore delegato Galliani. Oggi la maglia gigliata è meta ambita e questa è una vittoria straordinaria, più di quelle ottenute sul campo.


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