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    Fiorentina, il colpo Mario Gomez al contrario

    Fiorentina, il colpo Mario Gomez al contrario

    • Luca Cellini
    Esattamente un anno fa, piu’ o meno intorno all’ora di pranzo, la Fiorentina faceva sapere che non solo l’accordo con l’attaccante tedesco Mario Gomez era stato trovato, ma anche quello con il Bayern Monaco. Un’onda lunga di entusiasmo si profuse per Firenze per quello che sarebbe dovuto essere un colpo ad effetto della proprieta’ gigliata, capace di attirare allo stadio Franchi, per la sua presentazione ufficiale, il 15 luglio 2013, oltre ventimila supporters. Una operazione da quasi venti milioni di euro per il cartellino e oltre 2,5 milioni di euro per l’ingaggio, di fatto un vero e proprio record, soprattutto per la cifra pagata, superato solo recentemente dall’acquisto a titolo definitivo dall’Udinese di Juan Guillermo Cuadrado (6 l’anno scorso per la prima metà, 15 pagati due settimane fa).

    Un affare capace di collocare la Fiorentina, sulla carta, fra i club che avrebbero potuto puntare non solo per un posto in Champions League, ma per qualcuno, anche nella corsa scudetto. Dodici mesi dopo, complice un po’ la sfortuna, doppio infortunio ad entrambe le ginocchia, un po’ l’imperizia di medici ed esperti sanitari consultati dal tedesco, Mario Gomez si è rivelato se non l’acquisto peggiore, sicuramente fra i top in quanto a saldo negativo: spesa effettuata/resa ottenuta.

    Ecco che così, alla luce della mancata conquista per il secondo anno consecutivo di una qualificazione in Champions, anche in virtu’ del mancato sfruttamento offensivo di Mario Gomez, ma anche dell’altro campione sfortunato con il fisico, Giuseppe Rossi, che la società gigliata non solo ha confermato la propria politica di autofinanziamento, ma ha deciso un abbattimento dei costi, con la decisione di dare mandato al duo di mercato formato dal d.s. Daniele Prade’ e dal d.t. Eduardo Macia, di abbassare di almeno il 20% il monte ingaggi.

    Sembrera’ buffo ma di fatto la Fiorentina deve, a prescindere dagli scenari che possono aprirsi sul fronte Cuadrado, ed eventuale sua cessione, rientrare di una cifra uguale a quella versata al Bayern Monaco un anno fa, e diminuire gli stipendi, complessivamente, di quanto è l’ammontare dell’esborso per una stagione di Mario Gomez in maglia viola. I dirigenti gigliati dunque devono effettuare un’operazione uguale e contraria a quella fatta  12 mesi fa per l’oggi numero 33 viola. E se la soluzione piu’ semplice puo’ portare all’eventuale cessione dei cosiddetti giocatori di fascia media, come Alberto Aquilani e Stefan Savic, in realtà la risposta all’esigenze della Fiorentina sara’ quasi certamente la ricerca di acquirenti per quello stuolo quasi infinito di esuberi del parco giocatori attualmente a disposizione di Montella. Insomma un Mario Gomez in entrata, va compensato con le partenze di Mattia Cassani, Mounir El Hamdaoui, Oleksander Iakovenko, Marko Bakic,Andrea Lazzari, Ryder Matos, Marvin Compper e Facundo Roncaglia. E c’è da scommetterci, al termine del lavoro, il duo Prade’ e Macia non si ritrovera’ a festeggiare il completamento delle proprie fatiche di fronte a ventimila tifosi viola in festa. 
     
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