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  • Fiorentina:| Borsino dopo Fiesole Caldine

    Fiorentina:| Borsino dopo Fiesole Caldine

    • Luca Cellini

    Metti una sera a cena con la Fiorentina. Se la sono regalata, non come piatto da mangiare ma come squadra di calcio, circa 800 tifosi viola, che ieri sera hanno assiepato la tribuna dello stadio Poggioloni di Fiesole Caldine per vedere, a costo non tanto economico (dieci euro), la squadra di Sinisa Mihajlovic nell’amichevole contro i padroni di casa, iscritti al campionato Eccellenza. Da applausi veri la prestazione degli uomini di casa guidati da mister Massi. Il finale, tre a zero, nasconde un primo tempo giocato molto male dai cosiddetti titolari, con anche l’esperimento doppia punta Gilardino-Babacar, mentre nella ripresa protagonista Comotto, autore della prima rete e degli assist per il secondo e terzo gol, firmati Ljajic e Carraro. Nonostante si sia vista una Fiorentina 'in maschera' qualche dato significativo è emerso; il tutto in una cornice, quella organizzata del club presieduto da Marco Ungar, degna di grande spessore, fra panini alla porchetta e bicchieri di vino.

    Quotazioni in discesa per:

    Babacar: inserito a sorpresa nella formazione titolare del primo tempo, nel 4-2-3-1 disegnato da Mihajlovic, non solo gioca con un'insolenza indegna per un calciatore professionista, ma si becca anche i rimproveri plateali di Gilardino per lo scarso supporto in attacco ed in fase di ripiegamento. Delusione totale.

    De Silvestri: è il simbolo dei cosiddetti undici scesi in campo nei primi 45 minuti, svogliati e senza mordente. Forse non ancora al meglio fisicamente, l'asse con Marchionni non solo non funziona, ma si evidenziano nell'ex laziale ancora limiti difensivi evidenti.

    Felipe: procurarsi una distorsione al ginocchio con sollecitazione del legamento collaterale mediale in un'amichevole del mercoledì è roba - si direbbe a Firenze - da bischeri. E' in 'coma' psicologico ed adesso anche fisico. Non esistono giustificazioni per un professionista pagato 9 milioni di euro.

    Quotazioni in salita per:

    Papa Waigo: il commento più diffuso in tribuna dopo le sue numerose discese sulla fascia destra nel secondo tempo era: 'Ma perché gioca sempre Cerci e lui mai?'. Uno degli eroi della storica vittoria a Torino contro la Juventus del marzo 2008 si mette in luce per dribbling, assist ed un'intraprendenza che meriterebbero una maglia da titolare in questa Fiorentina in declino.

    Frey: sembra un'eresia in un'amichevole contro una squadra d'Eccellenza, ma ci vogliono i suoi guantoni, soprattutto nel primo tempo, per dire no ad una bordata di Luzi che poteva regalare un insperato vantaggio ai padroni di casa.

    Santana: una delle pochissime note positive della Fiorentina 'lato A'. Dribbling, corsa, voglia di proporsi, in un ruolo, quello di esterno sinistro offensivo, che è scoperto, se si pensa ad una possibile assenza domenica prossima di Vargas. Recuperato totalmente o quasi, e che la Dea eupalla lo assista fisicamente.

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