Fiorentina, l'anti-Roma è... Gianni Vio
In vista dell'anticipo di sabato prossimo tra Fiorentina e Roma sarebbero tantissime le storie, gli incroci, gli episodi da raccontare. Basti pensare che il portiere titolare giallorosso sarà Bogdan Lobont, uno che nella primavera del 2007 dovette difendere i pali viola anche e soprattutto in un Fiorentina-Roma, in cui i gigliati, come oggi, erano in piena lotta per un posto in Champions League. E chi era l'attaccante di quella squadra? Luca Toni. Sarebbe curioso se il bomber di Pavullo, non candidato a partire dal 1' nel prossimo turno di campionato, si ritrovasse contro proprio il portiere rumeno. Dall'altra parte Emiliano Viviano, che un girone fa incappò nel momento peggiore della sua stagione (tanto che la serata dell'Olimpico gli costò il posto per quasi due mesi), conosce benissimo i compagni di Nazionale Balzaretti, De Rossi e Florenzi, anche se come avversario potrebbe avere contro quel Pablo Daniel Osvaldo che lo fece godere da matti, da tifoso della Fiorentina, quando l'attaccante segnò all’Olimpico di Torino una rete che valse la qualificazione alla Champions League.
Ma si conoscono molto bene anche Pjanic e la Fiorentina, visto che il centrocampista ai tempi del Lione realizzò la sua prima rete nella fase a gironi di Champions, nell'autunno 2008, proprio contro i gigliati. E che dire di Burdisso e Roncaglia, connazionali, tutti e due cresciuti più o meno nello stesso periodo nel Boca Juniors, ma soprattutto di Alberto Aquilani, che con Daniele De Rossi ha fatto coppia per anni nelle giovanili giallorosse, o di David Pizarro, che per sei anni si è messo al servizio di Francesco Totti, quando il cileno era quasi il nono re di Roma, idolo incontrastato della Curva Sud. Ma l'incrocio più particolare avverrà sulle panchine. Aurelio Andreazzoli infatti, prima di diventare primo allenatore della Roma, è stato soprattutto collaboratore tecnico di Luciano Spalletti e quindi di conseguenza 'istruttore' pure di Vincenzo Montella. E quest'ultimo volle proprio Andreazzoli come suo assistente quando subentrò a Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. I due si conoscono benissimo, fin troppo.
Ecco quindi che l'allenatore della Fiorentina, oltre che puntare sul tridente offensivo Jovetic-Ljajic e Cuadrado, confida sul suo 'bomber' sui generis, che risponde al nome di Gianni Vio. Quest’ultimo è stato infatti mandato (al posto del 'tattico' Simone Montanaro) domenica scorsa a visionare dal vivo Roma-Siena, perché il mister viola sa bene che l'unica possibilità di sorprendere Andreazzoli è sulle palle inattive, la materia di studio di Vio. Non è un caso che dei 54 gol subiti fino ad oggi da Totti e compagni oltre il 60% sia derivato da calci d'angolo o punizioni. La Fiorentina, che di questa specialità aveva fatto un'arte soprattutto nel girone d'andata (con Gonzalo Rodriguez sugli scudi), da un bel po' di tempo fa fatica in queste situazioni di gioco: basti pensare ai sei calci d'angolo conquistati nel primo tempo a Marassi contro la Samp, tutti sprecati. Ecco perché è soprattutto grazie all'aiuto di Gianni Vio che fino a sabato mattina, quando è prevista una rifinitura tattica, la Fiorentina cercherà di studiare delle mosse per sorprendere una Roma che Montella giustamente considera, sulla carta, più forte della sua squadra.