Calciomercato.com

  • Getty Images
    Fiorentina, Ikoné ha fallito: la piazza ha perso la pazienza, cosa cambia sul mercato

    Fiorentina, Ikoné ha fallito: la piazza ha perso la pazienza, cosa cambia sul mercato

    • Filippo Caroli
    “Seguiamo Ikoné, ci piace e sarebbe l’ideale per il nostro gioco”. Era il 15 dicembre del 2021 e il direttore generale della Fiorentina Joe Barone si esprimeva così in un’intervista ai colleghi di Repubblica. Italiano chiedeva da tempo un altro esterno capace di dar fiato ai vari Gonzalez, Callejon, Sottil e Saponara e contemporaneamente fornire il suo apporto in termini di gol e assist. La scelta, condivisa, cadde proprio sul francese, arrivato come un vero e proprio regalo di Natale e con l’uniforme di uno che, con la maglia del Lille, si era portato a casa il titolo di MVP nella gara di Champions contro il Wolfsburg. 15 milioni e rotti per strapparlo ai francesi, grazie anche ad un contratto in scadenza a stretto giro di posta. Sulla carta un colpaccio. Ma solo sulla carta, perché in campo i risultati sono stati ben diversi.
     
    FALLIMENTO – Esiste un tempo ragionevole in cui, considerando tutti i tempi di adattamento, si può tirare una riga e dire se un acquisto è stato giusto o sbagliato? Difficile dare una risposta precisa, ma dopo due anni abbondanti con la maglia viola (e ci dispiace) nessuno se la prenderà se diciamo che l’acquisto di Ikoné sia stato del tutto fallimentare. Un gol nella prima mezza stagione, sei nella seconda (un’annata da 60 partite), due quest’anno contro i modesti Ferencvaros e Cukaricki. Poco, pochissimo se pensiamo che Vincenzo Italiano ha sempre chiesto soprattutto i numeri ai suoi esterni, che nell’idea di gioco del tecnico sono veri e propri attaccanti. In mezzo tante occasioni sprecate e prestazioni opache con Italiano che lo ha schierato in sostanzialmente tutti i ruoli dell’attacco. Sempre con una costante: questo ragazzo non vede la porta.
     
    PAZIENZA FINITA – Un tema, quello della mira lacunosa, su cui Italiano sta lavorando fin dall’arrivo del l'ex Lille in riva all’Arno, senza purtroppo grande successo. “Ikoné è questo, bisogna trovare la chiave giusta per sbloccarlo. Si impegna, sempre. Ma il gol è una qualità che non sta venendo fuori”, parole pronunciate proprio da Italiano lo scorso 10 gennaio e che certificano ormai anche una certa rassegnazione. La stessa che sta vivendo anche la piazza fiorentina, una di quelle abituate a sostenere in maniera incondizionata e in ogni momento i propri beniamini. Da ormai qualche settimana ogni uscita dal campo del francese è accompagnata da fischi sonori del Franchi. Il rigore voluto calciare ieri in maniera anche un po’ prepotente e poi spedito alle stelle potrebbe aver sancito la rottura forse definitiva con l’ambiente. Un triste epilogo per un amore mai nato, con grandi responsabilità del ragazzo che non ha mai lanciato segnali positivi, neppure sul piano dell’atteggiamento. E nell’ultimo periodo pare anche che abbia smesso di seguire la Fiorentina sui social network. Difficile aggiungere altro.
     
    FUTURO LONTANO? – La misura, insomma, è ormai colma e stracolma. Per Italiano, per la piazza, ma anche per la società, che non a caso sta disperatamente cercando un esterno da regalare a Vincenzo Italiano visto lo scarsissimo rendimento, al netto di un grande Nico Gonzalez, degli esterni viola. Ikoné aveva ricevuto offerte dall’Arabia nel corso della scorsa estate, in questa sessione si è parlato di un possibile scambio col Bologna. La verità è che è molto difficile piazzare un giocatore col suo stipendio e con un costo del cartellino così elevato sul mercato. Ma è altrettanto vero che in questo momento il rapporto con l’ambiente è ai minimi termini. E oggi possiamo smentire le parole di Barone di allora: Ikoné non è l’ideale per il gioco della Fiorentina.
     

    Altre Notizie