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    Fiorentina, Ikonè e quel particolare rapporto con Commisso: 'É sempre presente, la sua vicinanza mi aiuta'.

    Fiorentina, Ikonè e quel particolare rapporto con Commisso: 'É sempre presente, la sua vicinanza mi aiuta'.

    Questo pomeriggio oltre a Vincenzo Italiano anche Jonathan Ikonè ha parlato ai canali social della Fiorentina: dal suo adattamento a Firenze e al calcio italiano ai rapporti instaurati all’interno dello spogliatoio viola. Queste le sue parole al Fiorentina Weekly. Queste le sue parole:

    "Ovviamente mi ha fatto bene poter riuscire a segnare, anche perché erano tre mesi che avevo delle opportunità, ma non riuscivo mai a concretizzarle. Non è così semplice in realtà segnare, spero che sia solo il primo. La mia esultanza deriva da quella di un giocatore di basket che si chiama Trae Young e che, quando riesce a fare canestro, fa questo gesto come se avesse freddo, quindi spero di poterla fare ancora tante volte".

    Il francese ha anche parlato del suo rapporto con Commisso e Firenze, oltre che al altornare sui motivi della sua scelta. "In settimana il presidente mi ha detto che avrei segnato e che avrei dovuto fargli il cuore, quindi per quello dopo la mia esultanza gliel'ho fatto perché è sempre presente con me, mi spinge tanto. Ho scelto Firenze e la Fiorentina perché, come ho già detto in passato, la squadra ha un gioco che si adatta molto al mio: si cerca molto di giocare con la palla in modo pulito ed è un qualcosa che a me personalmente piace molto. Ancora non ho visitato a fondo la città. Onestamente sono una persona che esce poco, rimango spesso a casa, quindi difficilmente riuscirò a vederla tutta. Un’impressione sulla tifoseria viola? Penso che sia qualcosa di positivo perché è importante creare un legame con la propria tifoseria, hanno bisogno di noi, ma noi abbiamo bisogno soprattutto di loro e quindi penso sia molto importante per spingerci a ottenere risultati positivi".

    Infine l’esterno ha anche parlato del suo rapporto con il mister e i compagni di squadra: "Sì, è molto importante. Penso che sia un allenatore molto tecnico, sa veramente tantissime cose e quindi mi fa migliorare, mi permette anche, quando sono in campo, di fare le scelte giuste ed è importantissimo. Il compagno più difficile da affrontare? Direi Igor perché io mi trovo sempre nella zona dei terzini sinistri o difensori centrali di sinistra. È vero che sono cresciuto con Mbappe. Abbiamo fatto i primi passi nel calcio insieme, sono molto felice di tutto quello che riesce a fare, sono contento di vederlo così, è un mio caro amico e gli auguro il meglio. Sono sicuro che anche lui lo è per me. Se dovessi dire tutte le persone con cui ho legato ne direi tante, ma se ne devo dire una dico Maleh perché parla francese".
     
     
     

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