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Fiorentina, Iachini: 'Non mi pento di Callejon, Commisso ha la forza per tenere Vlahovic' VIDEO
Beppe Iachini, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa prima dell’ultima giornata contro il Crotone: “Ho preparato anche un messaggio di saluto per la città, i miei tifosi e tutti quelli che hanno nel cuore la viola. Per me è stata un’esperienza bellissima, nonostante tutte le difficoltà che ci sono state. Questi anni per me rimarranno sempre nel cuore”.
STIMOLI – “Fino all’ultimo minuto dell’ultima partita voglio vedere una squadra che va in campo per portare a casa i tre punti. Dobbiamo avere questo tipo di mentalità, e ci stiamo preparando in questo senso. Siamo ad un punto da Udinese e Bologna, abbiamo rosicchiato tanti punti. Siamo chiamati ad affrontare l’ultima gara con l’impegno giusto. Rispettiamo il Crotone, che ha impegnato tutti”.
GIOCATORI – “Mi piacerebbe dare spazio ai ragazzi che hanno giocato meno, con il cuore li vorrei tutti in campo. Ogni giocatore ha dato grande disponibilità al lavoro, hanno tutti avuto un grande spirito e tutti meriterebbero di essere in campo e protagonisti per una gara. Pezzella è squalificato e Milenkovic non ci sarà perché dovrà subire un piccolo intervento”.
VLAHOVIC – “Questa società ha le potenzialità per trattenere questi ragazzi. Tanto passerà dalla scelta di chi arriverà ad allenare la squadra. Gli obbiettivi dei giocatori e della società poi devono andare di pari passo. Non posso dire io quello che dovrà accadere, mi auguro però che tutti abbiano la stessa visione e chi rimane voglia lottare per la maglia viola”.
PRESIDENTE – “Ho avuto un ottimo rapporto con lui, perché è una persona vera. Mi ha sempre riconosciuto il lavoro quotidiano e la crescita del gruppo, dentro e fuori dal campo. Sicuramente a lui piacciono le persone che lavorano, ha questo tipo di cultura. Il rapporto che ho con lui e tutte le persone che sono qui me lo porterò sempre con me”
RICHIESTE – “Non c’è niente che non rifarei, resto convinto del mio percorso, non sono pentito di Callejon per esempio. Purtroppo, quando sono tornato le cose erano cambiate, e non ho avuto la possibilità di riprendere quel percorso iniziato prima. Con Josè volevo lavorare e portarlo avanti, ma quando è arrivato ha preso il Covid, e quando sono tornato io c’erano problematiche e non potevo fare esperimenti".