Fiorentina, Iachini: 'Chiesa capitano, responsabilità mia, ma ora basta parlare di lui. Callejon l'ho voluto io'
MODULO – “Callejon è stato un giocatore che ho voluto io, e la società mi ha accontentato dopo la partenza di Chiesa. Ha delle capacità importanti, esperienza e qualità, ci ho parlato anche al telefono più volte per sposare il nostro progetto tattico. Per quanto riguarda il modulo, noi non giochiamo 3-5-2, ma sostanzialmente nella fase di possesso di palla Biraghi scala a fare il quarto e l’altro esterno sale. Ormai non ci sono più gli schemi fissi. Callejon è stato il primo a dirmi di potersi inserire nel nostro sistema, perché non cambiano i suoi compiti rispetto a Napoli. In fase di attacco giochiamo 4-2-3-1”.
CLASSIFICA – “Abbiamo il settimo monte ingaggi in società, lo sappiamo. Purtroppo, il calcio non è una scienza esatta. Non è detto che ad una certa spesa corrisponda l’efficacia per arrivare subito a certi risultati. Il nostro è un progetto da portare avanti con il tempo, che potrà dare tante soddisfazioni alla società e ai tifosi”.
CONDIZIONE – “Abbiamo ancora un allenamento domani mattina. Pezzella, Ribery e Castrovilli sono disponibili e convocabili, poi valuteremo fino in fondo domani mattina. Borja Valero ancora non è ancora del tutto a posto, e saremo costretti ad aspettare ancora un po’ di tempo”.
MERCATO – “Sono contento dei miei ragazzi e della mia squadra, sono convinto che con questo gruppo possiamo toglierci delle soddisfazioni. Io conosco solo la strada del lavoro, e quello farò. Abbiamo voluto costruire un gruppo di 20 titolari, per non farci trovare impreparati ad ogni situazione. Regista? Amrabat vuole giocare davanti alla difesa, ce l’ha detto anche lui. Centravanti? Con la società ne abbiamo parlato, non è capitata l’opportunità per fare una determinata operazione, e noi abbiamo sempre puntato sui nostri attaccanti”.
CHIESA – “Mi assumo una responsabilità, ho scelto io di dargli la fascia da capitano contro la Sampdoria, se avessi saputo che si sarebbe alzato tutto quel polverone non l’avrei fatto. Ora non conta più parlare di Chiesa, dobbiamo concentrarci su chi c’è, portare tutti ad una condizione ottimale e non rimpiangere un ragazzo che qui ha fatto bene e ha chiuso il suo percorso. Quando è partito mi ha chiamato e mi ha salutato ringraziandomi, con me si è sempre impegnato al massimo”.
SPEZIA – “Sicuramente è la partita più difficile che dobbiamo affrontare adesso. Abbiamo passato il periodo di fine mercato in maniera molto complicata, a livello mentale, e ora ci siamo ritrovati solo ieri per la ripresa del campionato. Dobbiamo affrontarla nel miglior modo possibile, sono una squadra solida con un bravo allenatore. In Serie A non ci sono squadre materasso”.
PEZZELLA – “Io non ho mai avuto dubbi sulla sua serietà e personalità. Lui è attaccato alla maglia della Fiorentina per molti aspetti, le prime partite che non ha potuto giocare per il problema al piede, ha sofferto come un matto a non entrare in campo. Pezzella è il capitano ed è una guida importante per tutti. Non avevo alcun dubbio su di lui”.
PANCHINA – “Terminata la partita con la Sampdoria sono stato il primo a dire che abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle prime due gare. Da quando sono arrivato qui non è passata una settimana senza leggere di nuovi allenatori per la Fiorentina, ma io sono qui per fare il meglio possibile per la società e la squadra. Vado avanti con tranquillità e faccio scivolare tutte queste voci e queste pressioni”.
ATTACCO – “La continuità l’ha avuta Kouame, perchè per adesso è l’attaccante che è stato meglio fisicamente. Non ci sono delle gerarchie consolidate con tre ragazzi così giovani, tutti e tre hanno tanta voglia di giocare e noi dobbiamo sfruttare questi stimoli”.
MARTINEZ QUARTA – “Abbiamo scelto questo giocatore con la società perché ha delle caratteristiche molto interessanti. L’ho visto un giorno e mezzo, domani è convocato, ma lasciamogli il tempo di lavorare e di inserirsi. Sono contento di vederlo qui, c’è materiale per vederlo crescere”.