'La differenza la fanno sempre le motivazioni. Toni è tornato a casa, e in una situazione ottimale può rendere al meglio. Non posso giudicare se è ancora un giocatore di serie A o meno, però con la panchina lunga può essere un'opzione in più. Il pubblico a Firenze è molto caldo, cosa che ad un elemento come Toni, che ha forza ed è un ariete, può dare una mano. Quando giocava da me non aveva la mentalità per questo tipo di campionato. Qui ha smesso Cannavaro e stava per smettere anche Toni. Giocare negli Emirati arabi non è facile, ci vuole la giusta mentalità'. Così Walter Zenga, attuale tecnico dell'Al Nasr, ospite ai microfoni di Radio Toscana.

'Hegazy ha un fisico imponente e tantissima voglia di fare, il problema è che quando arrivi a giocare in Italia cambiano i parametri - ha spiegato Zenga a proposito del difensore della Fiorentina -. In serie A gli allenamenti sono di alto livello. Mi piacerebbe vederlo in un campionato così difficile. Sono sereno, sono felice di quello che ho fatto, faccio e farò. Parlo con passione perché ho un talento che ho coltivato, ed è la passione per il calcio. Rimpiango il fatto di non aver avuto a disposizione a Palermo dei mediani per la mia idea di calcio. È stata una mia scelta, due mesi dopo l'esonero di Zamparini, scegliere di allenare prima in Arabia Saudita e poi negli Emirati Arabi. Sono stato vicinissimo a tornare in Italia: succederà, ma in questo momento la mia vita mi ha portato in Medio Oriente'.